Le strade di Bergamo tra cantieri e traffico: l'incubo degli automobilisti
Tra restringimenti di carreggiata e deviazioni, al volante si passano ore. Ecco quali sono i punti più critici in città
di Andrea Rossetti
Parafrasando l’iconico discorso dell’avvocato di Johnny Stecchino nella pellicola del 1991, una delle piaghe di Bergamo è il traffico. «Troppe macchine… È un traffico tentacolare, vorticoso che ci impedisce di vivere», diceva il legale del personaggio interpretato da Roberto Benigni. Ed è difficile, in queste mattine, non pensare a quelle parole mentre si è seduti in auto, fermi lungo una (a vostra scelte) delle strade della nostra città.
Tanti sono tornati dalle vacanze, uffici e aziende hanno riaperto i battenti e, in attesa della riapertura ufficiale delle scuole (il 12 settembre), molti bambini sono tornati nelle aule grazie a programmi di pre-scuola. Insomma, la vita è tornata a pullulare.
Peccato che i cantieri che hanno interessato per tutta estate numerose zone di Bergamo non siano spariti. E il risultato è ovviamente scontato: code, ingorghi, strombazzate di clacson e improperi. Con il relax immagazzinato nei luoghi di villeggiatura andato a farsi benedire in poche ore passate seduti al volante.
Anche perché, va detto, non è che l’estate sia stata facile, da questo punto di vista. Chi non ha avuto la fortuna di lasciare Bergamo e ha dovuto continuare a lavorare anche a luglio e agosto, infatti, s’è visto costretto a dribblare operai, transenne, escavatrici e deviazioni stradali di settimana in settimana, il tutto in un periodo in cui l’unica gioia (non essendo in vacanza) era solitamente data proprio dall’assenza dell’abituale traffico.
Ora le cose sono comprensibilmente peggiorate e rischiano di diventare insostenibili a partire da (...)