L'effetto Covid su ristoranti e locali nelle feste: tante disdette e pochi camerieri
Ascom Confcommercio Bergamo segnala il 50 per cento di prenotazioni cancellate: alcuni titolari pensano di rimanere chiusi a capodanno
In occasione dei festeggiamenti per l'anno nuovo molti avevano prenotato in ristoranti e locali per passare un po' di tempo in compagnia di amici e familiari. Non erano i numeri del 2019, ma comunque molti titolari contavano sul periodo per rifarsi dei periodi di chiusure e limitazioni: tuttavia, il nuovo aumento dei contagi, con le regole per tamponi e quarantene, insieme alla preoccupazione ha portato molti clienti a disdire le loro prenotazioni.
Secondo i dati, forniti da Ascom Confcommercio Bergamo rispetto alle attività associate, nel 2021 c'è stato un calo del 40 per cento delle prenotazioni per capodanno rispetto agli altri anni, a cui si è aggiunto il fatto che, rispetto al numero iniziale, il 50 per cento ha dato disdetta. Rispetto a due anni fa, considerando l'intero periodo delle festività natalizie, c'è stato un calo delle presenze del 70 per cento, che potrebbe anche aumentare nel corso delle prossime ore. A partire dal 15 dicembre, inoltre, i bar hanno registrato un crollo degli affari che si aggira intorno al 40-50 per cento.
In realtà non tutti i locali sono stati colpiti allo stesso modo: i ristoranti che possono contare su una clientela più fidelizzata, ad esempio, non hanno avuto lo stesso calo di altre attività. In una situazione di questo tipo è difficile quantificare la spesa per le materie prime, ma a pesare sono anche i positivi e le persone in quarantena tra il personale, la cui assenza mette in difficoltà nella gestione del servizio in cucina e in sala. Per questo motivo, alcuni proprietari stanno pensando di cancellare le prenotazioni avvisando le persone a casa, per poi rimanere chiusi l'ultimo dell'anno.