È giunto il momento di salutare “Lights on”, l’installazione luminosa che per quasi due anni ha illuminato piazza della Libertà a Bergamo. Confindustria ha annunciato proprio oggi (martedì 16 settembre) l’avvio dei lavori di smontaggio dell’opera che era stata realizzata per celebrare Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
Entro pochi giorni, la serpentina luminosa lascerà spazio alla tensostruttura che ospiterà il prossimo BergamoScienza. Un passaggio di testimone che segna la fine di un’installazione che ha fatto parlare – nel bene e nel male – la città.
L’opera aveva diviso
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Quello che doveva essere un intervento artistico temporaneo si era presto trasformato in permanente, sostenuta da Confindustria e accolta dal Comune. Ma non tutti hanno applaudito la scelta, al tempo. La scultura luminosa, un grande tubo flessibile che si aggrovigliava tra il colonnato e la fontana della piazza, ha diviso l’opinione pubblica: c’è chi l’ha vista come un segnale di innovazione e chi invece come una presenza decisamente stonata. Anche il designer Enrico Baleri si era unito alla polemica, chiedendo di «rispettare l’autenticità dei capolavori» (la storica piazza). E tra i cittadini, soprattutto quelli della zona, la serpentina non ha mai veramente fatto breccia.
Di tutt’altra opinione gli organizzatori: proprio sulla base del presunto amore dei bergamaschi per l’opera, avevano deciso di mantenerla ben oltre il periodo programmato.
Uno spazio in galleria
Ora Confindustria rassicura: la scultura luminosa non finirà del dimenticatoio. L’installazione verrà infatti temporaneamente collocata in una sede di stoccaggio con l’intenzione, come da progetto iniziale, di vivere una nuova stagione all’interno della futura sede della Gamec. È la stessa galleria d’arte, partner insieme al Comune e Confindustria Bergamo del progetto di piazza della Libertà, ad aver manifestato il suo interesse ad accogliere l’opera. Il progetto iniziale di “Lights on”, d’altronde, ne prevedeva la natura modulare, riciclabile e riutilizzabile.