Le lavoratrici e i lavoratori dell’Ispettorato territoriale del lavoro saranno in presidio davanti alla Prefettura di Bergamo, martedì 25 novembre dalle 10 alle 12, per denunciare criticità come carenza di personale e retribuzioni non adeguate. La mobilitazione è indetta a livello nazionale e coinvolge anche la sede bergamasca, dove operano 32 ispettori.
«Carenza di personale, strumenti insufficienti, retribuzioni non adeguate…»
Come spiegano i sindacati, le ragioni della protesta sono l’esclusione dell’Ispettorato da interventi economici e misure di welfare indispensabili, mentre permangono carenze strutturali che limitano fortemente l’operatività dell’ente.
A fronte di responsabilità sempre più rilevanti – dalla vigilanza sulla sicurezza al contrasto alle discriminazioni sui luoghi di lavoro – le condizioni in cui il personale è chiamato a operare restano inadeguate.
«Da troppo tempo denunciamo le stesse criticità: carenza di personale, strumenti insufficienti, retribuzioni non adeguate al livello di responsabilità e un’amministrazione che non garantisce all’Inl ciò di cui ha bisogno per funzionare davvero. Chiediamo investimenti, misure di welfare, un utilizzo più efficace delle risorse disponibili e un impegno concreto per rendere l’Ispettorato un luogo attrattivo, stabile e capace di garantire i servizi necessari al Paese», dichiarano congiuntamente Leopoldo Chiummo (Fp Cgil), Maria Rita Errante (Uilpa) e Raoul Masini (Usb).
La richiesta alle istituzioni è netta: intervenire nella fase di conversione del decreto-legge per reinserire le misure stralciate e dare finalmente risposte strutturali a un ente essenziale per i diritti e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.