La casta

L'odissea per otto taxi in più (che ovviamente i tassisti di Bergamo osteggiano)

L’attuale flotta non basta, la gente protesta, il bando per le licenze - 130 mila euro l’una - è pronto e il ricavato andrà agli stessi tassisti come risarcimento, ma...

L'odissea per otto taxi in più (che ovviamente i tassisti di Bergamo osteggiano)
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di Andrea Rossetti

Il 21 maggio, i tassisti italiani - praticamente tutti, secondo le loro 57 (cinquantasette!) sigle sindacali - hanno incrociato le braccia. Uno sciopero indetto «per contrastare l’uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali».

Nello specifico, le auto bianche chiedono che il Governo non approvi i decreti attuativi di una norma risalente addirittura al 2019 e da allora in stand-by proprio per le veementi proteste dei tassisti. In concreto, questi ultimi vogliono che tutto resti così com’è. Il che non sarebbe un problema se solo il loro servizio funzionasse.

Un servizio non all’altezza

Le cose, però, non stanno proprio così. E se nelle grandi città, quali Roma o Milano, le inefficienze dei taxi sono tema di dibattito da anni (decenni), la questione s’è fatta sempre più “calda” anche a Bergamo. L’importante aumento del numero di turisti, infatti, ha evidenziato come l’attuale flotta di appena 41 taxi operanti in città non sia minimamente sufficiente a soddisfare la domanda.

Lo dimostrano le diverse lamentele che abbiamo pubblicato nei mesi scorsi su queste pagine e online, ma anche le recenti “denunce” di turisti stranieri (tra cui tre non vedenti polacchi) pubblicate da Bergamonews. Non è un caso che da oltre un anno il Comune di Bergamo stia chiedendo la possibilità di emettere nuove licenze - almeno quaranta -, ricevendo come unica risposta il silenzio di chi ha competenza sul tema, ovvero Regione e Governo.

L’autunno scorso, però, da Roma qualcosa s’è mosso: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, insieme a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno concesso ai Comuni capoluogo di regione, alle città metropolitane e a quelle sede di aeroporti di incrementare le licenze, «seppur in misura non superiore al venti per cento di quelle già rilasciate».

Un’ammirabile capacità di tirare un colpo al cerchio e uno alla botte, ovvero dare un contentino ai Comuni senza scontentare eccessivamente i tassisti. Per Bergamo (grazie allo scalo di Orio), ciò significa otto licenze in più. Poco, pochissimo. Ma meglio di niente.

E il bando dov’è?

Dopo un certosino lavoro di preparazione, a marzo di quest’anno Palazzo Frizzoni ha annunciato di avere il bando pronto. «Ci è voluto un po’ - spiega l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni - perché (...)

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Commenti
Massimo

Ostaggi della corporazione dei tassinari. Poi c'è chi blatera di turbo liberismo.

Luca gerosa

Che bello parlare per niente quando non si sa nulla , che leoni da tastiera. Se è così bello jenaplinkseen fare il tassista vieni pure tu, ti aspettiamo!

JenaPliskeen

A Dublino potevo scegliere tra Free Now, Uber e Bolt, qui totalmente inesistenti grazie a questi geni. Corsa di 4 Km per andare allo stadio in 7 , ben 24 euro. Proprio come qui...

Rene

Solo Nel paese delle corporazioni uno spenderebbe 130.000 euro per una licenza di taxista per avere un reddito medio dichiarato di 15/16000 euro quando va.bene....o sono tutti dei "tafaxi" o c'è qualcosa che non quadra....

Marcello

No Uber, no taxi, no auto private, no autobus alla sera. Conclusione : no Bergamo!

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