Cambio di programma

L'opera della Kaikkonen doveva coprire la facciata di Santo Spirito, ma il parroco ha detto «no grazie»

L'installazione che tanto sta facendo discutere era stata proposta a don Pietro Biaggi, il quale ha valutato fosse poco adatta a quel luogo

L'opera della Kaikkonen doveva coprire la facciata di Santo Spirito, ma il parroco ha detto «no grazie»
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Dopo due giorni intensi di allestimento (giovedì 1 e venerdì 2 giugno), domenica è stata inaugurata in via Tasso Waves of Life, l'opera dell'artista finlandese Kaarina Kaikkonen realizzata con camicie donate dai cittadini di Borgo Pignolo e Borgo Santa Caterina. Concretamente, gli abiti appesi ai cavi sospesi sulla facciata del palazzo dell'ex Centrale telefonica vanno a ricreare delle "onde" che puntano a rappresentare lo scorrere della vita attraverso una catena di ricordi e relazioni, rappresentati appunto dalle camicie.

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L'opera sta facendo molto discutere, anche perché non a tutti piace. Anzi, molti (sui social, ma anche in via Tasso) la trovano esteticamente discutibile, forse anche per la sua posizione. «L'unica cosa buona di questa installazione - ha commentato un cittadino che frequenta abitualmente la zona - è che va a coprire un palazzo di rara bruttezza».

In pochi sanno, però, che originariamente Waves of Life doveva venire installata da un'altra parte, ovvero sulla facciata della chiesa di Santo Spirito. Forse, nella testa dell'artista, l'idea iniziale era quella di realizzare un'opera simile a The Spirit of Truth, installazione a cui diede vita nel 2014 sulla Chiesa di Mänttä, nel suo Paese natale. Fatto sta che le cose sono andate diversamente.

"The Spirit of Truth", Chiesa di Mänttä, 2014

Il Comune aveva avanzato la proposta al parroco di Pignolo, don Pietro Biaggi, ma quest'ultimo ha risposto che no, non era il caso. Ha ritenuto che le cinquecento camicie appese su fili davanti alla facciata non sarebbero state un qualcosa di così commovente, profondamente umano, dotato di bellezza, da potere stare sulla facciata antica, segnata dai secoli. Perché la chiesa rappresenta comunque un luogo dell’anima dove tante persone entrano e pregano, tante persone si sposano, tante persone entrano quando la vita le ha abbandonate e giacciono davanti all’altare accompagnate dai familiari, dagli amici, per un ultimo addio.

Intanto, l'11 giugno, sempre Kaikkonen realizzerà a Brescia - ovviamente nell'ambito delle iniziative dedicate all'anno da Capitale italiana della Cultura delle due città - un'opera parallela a quella di via Tasso. Si chiamerà Reaching Light e sarà allestita attorno all'intera chiesa di Borgo Trento. Anche in questo caso, sarà composta da magliette e vestiti donati dalla comunità bresciana.

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