Le riprese

Coppia di lupi immortalata dalle fototrappole in Val Seriana: c'è anche quello a tre zampe

Trovano continuità le segnalazioni dei cittadini di Gandellino, Gromo e Oltressenda Alta. I consigli della Polizia Provinciale sul comportamento da tenere in caso di incontro ravvicinato

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Un carcassa di cervo ritrovata a Gandellino, segnalata da un cittadino alla Sala Operativa della Polizia Provinciale, aveva acceso i primi sospetti sulla presenza di un "grande carnivoro" in alta valle. Ipotesi poi avvalorata da alcuni primi indizi e ora divenuta - praticamente - una certezza: ad aggredire l'ungulato potrebbero essere stati davvero dei lupi. Le fototrappole posizionate dalla Polizia Provinciale hanno infatti immortalato una coppia di esemplari, di cui uno a tre zampe.

Le riprese seguono e confermano quelle di qualche mese fa dove apparirono dei lupi, di cui uno proprio senza una zampa intento a mangiare la carcassa di un cervo. Trovano così una continuità anche le due segnalazioni di avvistamento a grande distanza nelle prime ore del mattino, avvenute a pochi chilometri da Gandellino e più precisamente in due diverse località dell'Alta Valle Seriana, ovvero Gromo e Oltressenda Alta

Le nuove immagini sono state diffuse dalla Provincia, mentre gli agenti hanno raccolto i dati georeferenziati trasmettendoli a Regione Lombardia. I campioni prelevati, invece, sono stati inviati a un apposito Istituto di ricerca per l'analisi genetica.

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Lupi in Bergamasca: informazioni e consigli

Il lupo, spiegano dalla Provincia, è tornato in Lombardia intorno al 2000 dopo quasi ottant'anni dalla sua scomparsa. Come altri animali selvatici è chiamato "specie ombrello" perché per vivere necessita di grandi spazi e di una natura ben conservata: la loro presenza, quindi, è da considerarsi un segnale di "buona salute" di un territorio. Tuttavia, ciò non placa la legittima preoccupazione degli abitanti, specialmente chi vive alle quote più elevate, soprattutto alla luce delle ultime notizie di cronaca. Per questo motivo una maggiore informazione può garantire anche una maggiore sicurezza.

Innanzitutto è bene sapere che il lupo è un animale schivo e ha paura dell'uomo. Se può, preferisce evitare un contatto diretto. I suoi sensi sono estremamente acuti, perciò è improbabile imbattercisi accidentalmente. Non esiste, chiaramente, un "rischio zero": il pericolo è sempre legato a un certo grado di imprevedibilità dell'animale che resta, in fin dei conti, selvatico. Diverso è il discorso di un esemplare femmina che sta accudendo i cuccioli, dove un incontro ravvicinato potrebbe rappresentare un rischio più elevato per via dell'istinto di protezione verso la progenie.

Quali sono, quindi, le regole per chi si avventura in un territorio popolato da lupi? Innanzitutto non andare mai da soli: utile sia per chiamare aiuto, che per prestare i primi soccorsi. È inoltre buona norma segnalare sempre la propria presenza, parlando con il proprio accompagnatore oppure utilizzando un bastone per picchiare il terreno. In caso di incontro ravvicinato, la regola di prudenza generale è non scappare e non sopravvalutare le proprie forze, mantenere la calma e indietreggiare senza dare la schiena, facendo il più rumore possibile per spaventarlo.

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