Concerto di Manu Chao, non sarebbe meglio trovare uno spazio più capiente di Piazzale Alpini?
Facoetti (Lega) scrive all'amministrazione facendo notare che l'artista è molto noto e c'è il rischio che molti si presentino senza biglietto...

Il concerto di Manu Chao in piazzale degli Alpini di sabato prossimo, il 23 settembre, non convince il consigliere della Lega Enrico Facoetti, che ha scritto un'interrogazione al sindaco e all'amministrazione comunale per sollevare alcuni dubbi sulla scelta non tanto dell'artista, ma dell'artista in rapporto al luogo. In poche parole, Facoetti si chiede se Piazzale Alpini sia adeguato a un cantante come Manu Chao, che ha portato a esaurire i 2.500 biglietti disponibili per il concerto di Bergamo in sole sette ore.
A Monza in 40.000 a Bergamo massimo 2.500
Facoetti ricorda che «nel recente passato (2015) questo artista ha effettuato un concerto all'aperto a Monza alla presenza di oltre 40 mila persone, mentre all'interpellante risulta che la capienza massima dei concerti a Piazzale Alpini sia molto limitata».
Il timore dell'inadeguatezza del luogo si rafforza con la considerazione che «Piazzale Alpini è un area attigua alla stazione oggetto purtroppo da troppi anni di fenomeni di criminalità (spaccio, furti aggressioni) da parte di soggetti di origine quasi esclusivamente extra comunitaria spesso irregolare. Per sua conformazione inoltre tale spazio, non essendo un arena o uno spazio nato appositamente per la musica, ma semplicemente una piazza, risulta facilmente permeabile».
«Canzoni globaliste e terzomondiste»
Il leghista aggiunge poi anche alcune considerazioni sull'artista in sé, definendolo «legato alla cultura della strada, famoso tra l'altro per tematiche delle sue canzoni in ambito anti globalista e terzomondista e di liberalizzazione delle droghe leggere. Tali tematiche emergono chiaramente dai testi delle sue canzoni come Clandestino o Me gustas la marijuana…. ».
Al di là di queste puntualizzazioni (fini a loro stesse), il punto focale dell'interrogazione viene riassunto così: «È facile intuire che vi potrà essere un afflusso importante di gente senza biglietto, vista la fama internazionale dell’artista e considerato che questo è un posto oggettivamente limitato e molto permeabile dall’esterno con l'aggravante delle vicinanza della stazione. Sono tutti degli elementi che se messi insieme possono creare una situazione di pericolo per l'ordine pubblico, tenuto conto anche del target del pubblico che segue questo artista».
«Non è meglio un altro posto?»
Le domande rivolte all'amministrazione vogliono quindi chiarire «quali siano state le valutazioni degli uffici comunali e/o della Commissione di vigilanza competente in sede autorizzativa in merito alla capienza limitata del piazzale alpini finora concessa. Quali informazioni sono state comunicate agli organi preposti alla sicurezza per il concerto in questione. Quali eventuali problematiche di tale evento sono state portate all’attenzione del Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza pubblica? E in caso affermativo, quali prescrizioni sono state emesse. Quali informazioni ha ricevuto dall'organizzatore dell’evento in merito alla security per la gestione di eventuale afflusso importante di persone senza biglietto. Se l'Amministrazione, viste anche le motivazioni sopra esposte, non ritenga opportuno confrontarsi con l’organizzatore dell’evento per spostare tale concerto in un altro luogo più sicuro e meglio controllabile».