Mancata manutenzione del reticolo idrico minore a Valverde: «Segnalazione già nel 2021»
Gli allagamenti del 9 settembre hanno riaperto la questione sull'aspetto manutentivo del torrente tra i civici 31 e 33 della via omonima del quartiere
Le piogge del 9 settembre hanno provocato diversi allagamenti in città, compreso il quartiere di Valverde a Bergamo. Sull'argomento è tornato Alberto Ribolla, consigliere di minoranza (Lega) che in una recente interrogazione ha riportato a galla una segnalazione inviata dal gruppo nel 2021, dove si indicava «una situazione di grave mancanza di manutenzione del reticolo idrico minore» in zona Valverde.
Ribolla spiega che il gruppo aveva segnalato come «da molti anni non si interveniva più regolarmente ad anni alterni per liberare i torrenti dai detriti», facendo riferimento a un torrente che si trova tra il civico 31 e 33 di via Valverde. Un corso d'acqua che passa sotto la via e che, incanalato in un tubo di cemento, sfocia nel torrente Morla.
«La vasca di decantazione - scrive il consigliere - era già tre anni fa strapiena di pietre che l'acqua aveva portato durante le piene: infatti il fosso si era abbassato di circa trenta centimetri in un anno. Chiedevamo un controllo delle acque di deflusso provenienti dal Pianone e la pulizia del condotto, affinché non ci fossero ostruzioni».
«Si ricordano del reticolo solo per chiedere pagamenti»
A ciò si aggiungono i tre scarichi che confluiscono nella Morla, realizzati da privati una decina di anni fa. «Avevamo ricevuto assicurazioni circa un intervento. In realtà, nulla è stato fatto», aggiunge Ribolla. Si arriva al 9 settembre quando le forti piogge hanno causato allagamenti anche in zona Valverde, raggiungendo il metro d'acqua nei garage.
Una situazione dovuta, secondo le parole del consigliere, «proprio per la mancanza di manutenzione e pulizia». La furia dell'acqua «ha addirittura cambiato in modo permanente il corso del torrentello, invadendo anche una strada nel bosco. Il pericolo di allagamenti in questa situazione è attualmente presente ogniqualvolta le piogge si fanno più copiose».
Proprio qualche mese fa, «paradossalmente» scrive Ribolla, l'amministrazione «si è ricordata del reticolo minore della zona». Non per effettuare la manutenzione, dice il consigliere, bensì per «chiedere il pagamento gabellare dovuto per i tre scarichi effettuati dai privati (circa duecento persone), con gli arretrati dei dieci anni intercorsi dai lavori».
Alla luce della recente alluvione, Ribolla chiede all'amministrazione «se e quando pensa di provvedere, dopo le gravi carenze di questi anni e la mancanza di risposte alle preoccupate sollecitazioni dei cittadini». Oltre che «alla pulizia del fosso e dei passaggi intubati, al ripristino del bacino di laminazione preesistente e a un controllo del sistema idrico della zona che sembra essere mutato negli anni, forse anche a causa di lavori».
...invece di farli stare seduti negli uffici ad emettere bollettini di pagamento, dipendenti nella roggia con gli stivali a pulire!
Aggiungo che + dalla fine di Agosto 2014 che l'assessore Brembilla ha promesso dei lavori sulla via Goisis, per evitare ulteriori allagamenti al condominio di via Don Guanella, venendo di persona a sincerarsi della situazione. "In un paio di mesi sistemiamo tutto" disse, poi altri incontri nel suo ufficio, Lavori zero. 9/9/2024 mt 1,10 di acqua in garage e cantine, auto e moto buttate e danni per migliaia di euro. A questi non glie ne frega niente di manutenzioni e opere idrauliche, una volta che hanno speso per le piste ciclabili e le fontane sono a posto.
La regione ci deve delle scuse e deve ripristinare le protezioni dall’alveo. Prima o poi ci saranno nuove elezioni. I cittadini hanno la memoria lunga.
Dovevano finire il parcheggio in città alta e servivano i soldi!
Prima pagate. Per i lavori si vedrà...