Medici di medicina generale: Bergamo saluta 25 nuovi dottori diplomati
I giovani professionisti hanno concluso il corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2017-2020 nel polo didattico di Bergamo
Bergamo ha salutato ieri (mercoledì 24 marzo) 25 nuovi dottori pronti a prendere servizio dopo aver concluso il corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2017-2020 nel polo didattico di Bergamo.
I diplomi sono stati consegnati nella sede dell’Ats a Veronica Ambrosini, Tatiana Baldanova, Giulia Bassanese, Elena Chiappamaria, Vera Cupi, Gaia De Bernardis, Marianna Facoetti, Anna Gallotta, Giorgio Giannetta, Felice Grieco, Tanya Lanzini, Daniela Manzoni, Paola Marini, Francesco Menegardo, Luca Menghini, Giorgio Musitelli, Licia Maria Pagnoni, Sharon Palazzi, Lorenzo Paonessa, Saradih Abdul Halim, Chiara Scalvini, Adriana Tartufari, Vincenzo Tripoli, Giulia Villa, Francesca Zampatti.
«Vi ringrazio per aver terminato questo percorso e per essere stati disponibili a dar man forte alla medicina territoriale in anni difficili – ha detto loro il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi -. Il vostro percorso formativo è stato fortemente impattato dalla pandemia da Coronavirus: avete dato un apporto importante, sul campo ma anche al call center di Ats. Grazie per essere rimasti qui. Due i temi su cui stiamo lavorando: da un lato che la medicina territoriale si raccordi con le altre realtà del territorio; dall’altro l’attivazione della casa di comunità che costituisce una grande scommessa dal punto di vista organizzativo, un luogo che può aiutare la messa in rete dei servizi».
A consegnare gli attestati erano presenti anche la dottoressa Enrica Capitoni, referente ospedaliero del corso, Alessandro Colombo, di Polis Lombardia, Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII, Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo, Anna Pozzi, coordinatrice didattica del polo bergamasco, e Ovidio Brignoni, coordinatore didattico dell’intero corso regionale.
«È vero che l’impegno è forte, ma voi avete scelto la parte più bella della nostra professione – ha concluso Guido Marinoni –. Perché siete autonomi con il vostro paziente, perché avete un rapporto personale che è un rapporto fiduciario. Inoltre, iniziate a farlo adesso, quando nasce la casa di comunità: un’opportunità enorme. Avete davvero la possibilità di costruire la nuova medicina generale».