Giù le "ruote" dai boschi

Moto su sentieri e mulattiere, ambientalisti all'attacco: «Sarebbe un danno irreparabile»

Il Coordinamento Orobievive dice la sua dopo l'emendamento che modifica la Legge Regionale, promosso dal consigliere leghista Alex Galizzi

Moto su sentieri e mulattiere, ambientalisti all'attacco: «Sarebbe un danno irreparabile»
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Contrarie, assolutamente contrarie Le associazioni ambientaliste sono sul piede di guerra contro l'apertura al transito di moto, quad e quant'altro di sentieri e mulattiere, come previsto dalla Regione.

Sta facendo parecchio discutere, l'approvazione dell'emendamento che modifica la Legge Regionale 31 del 5 dicembre 2008 promosso dal consigliere regionale Alex Galizzi. La nuova norma permette ai Comuni di regolamentare il transito dei mezzi a motore anche su sentieri e mulattiere, oltre che su strade agrosivopastorali.

il Coordinamento Orobievive non ci sta: «Si produrrebbe un caos generale - ha dichiarato in una nota -. Ne approfitterebbero ulteriormente gli abusivi e sarà un danno irreparabile alla rete sentieristica e al turismo escursionistico».

«Se si demandasse ai singoli Comuni la decisione se lasciare transitare o meno chicchessia sul proprio territorio, i controlli da parte delle stesse autorità (ad oggi praticamente inesistenti, per mancanza di personale e inerzia delle autorità locali) diventerebbero di fatto impossibili, nell'assurda frammentazione delle norme Comune per Comune» ha sottolineato Orobievive.

Ad approfittarne «coloro che già abusivamente scorrazzano impuniti su tutto il nostro territorio collinare e montano - ha aggiunto -. Un bel regalo per i nostri boschi, le colline e le montagne, per la fauna selvatica, per l'ambiente e per la maggioranza delle persone che vedono già conculcato il proprio diritto a fruire dei luoghi naturali nella loro integrità».

L'appello del Coordinamento va ai rappresentanti regionali, affinché «si oppongano nettamente a tale emendamento: frammentare il governo del territorio in mille regolamenti comunali dissonanti è un "metodo" che mostra già da tempo i suoi effetti perniciosi. Citiamo, ad esempio, le ultimissime cronache sugli abusi edilizi, ma moltissimi altri se ne potrebbero portare».

Sull'emendamento, il consigliere leghista Alex Galizzi si era espresso parlando di una azione «necessaria per adeguarsi ai tempi e in linea con la possibilità di dare maggiore autonomia ai territori» dove da tempo «persistevano solo divieti e finalmente, ora, si potrà invece regolamentare». Sottolineando che non si tratta di dare il "via libera" alle sole moto: «i mezzi a motore nel tempo si sono evoluti e anche la semplice bicicletta o monopattino sono dotati di motore e con questa modifica l'amministrazione locale potrebbe differenziare l'utilizzo del singolo percorso per topologia, come per puro esempio: pedonale, ciclabile, e-bike, monopattino elettrico, moto da trial e moto da enduro».

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