Rapporto Agenas

Migliori ospedali d'Italia, in Bergamasca la qualità è alta: ecco quali eccellono

Livelli ottimi per area cardiovascolare, oncologica e osteo-muscolare, ingressi evitabili in Pronto soccorso doppi rispetto alla media nazionale

Migliori ospedali d'Italia, in Bergamasca la qualità è alta: ecco quali eccellono
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Gli ospedali bergamaschi tra quelli di qualità più alta a livello nazionale: a dirlo è il "Programma nazionale esiti" dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), che valuta i volumi di attività, i tempi d'attesa e il decorso degli interventi dell'anno scorso nelle strutture pubbliche e private.

Le aree di eccellenza

Nello specifico, per l'area oncologica e cardiovascolare si ha l'Humanitas Gavazzeni, mentre per quella osteo-muscolare sono citati il Policlinico San Marco, il Policlinico San Pietro e l'ospedale Locatelli di Piario. L'analisi si basa su oltre 170 indicatori, che fanno riferimento a circa 1.400 strutture in tutta Italia. Il volume di attività indica il numero di prestazioni erogate, i tempi d'attesa la distanza temporale tra il ricovero e l'operazione e gli esiti considerano il decorso delle operazioni e la mortalità a distanza di un certo tipo di intervento.

L'Humanitas Gavazzeni è compresa tra le strutture di qualità alta o molto alta per l'area cardio-circolatoria, in un elenco di 17 ospedali del nostro Paese in cui il Careggi di Firenze risulta il migliore. La qualità alta è indicata invece per la chirurgia oncologica, insieme ad altri 27 ospedali. Per quanto riguarda invece l'area osteo-muscolare, in una lista di 28 strutture di qualità molto alta, si trovano il Locatelli di Piario (Asst Bergamo Est) e i due policlinici degli Istituti ospedalieri bergamaschi del Gruppo San Donato.

I parti e gli accessi al Pronto soccorso

Nella classifica degli ospedali per numero di parti, invece, troviamo il Papa Giovanni XXIII al quinto posto in Italia, con 3.966 parti nel 2022, dopo il Gemelli di Roma (4.277), il Casilino ancora nella capitale (4.648), il Policlinico di Milano (5.831) e il Sant'Anna di Torino (6.700). Record negativo si registra però per gli accessi ai Pronto soccorso con codice di dimissione bianco o verde, per situazioni di bassa entità clinica. Gli accessi l'anno scorso sono stati infatti 111 ogni mille residenti per gli adulti nei giorni feriali e in orario diurno, la terza cifra più alta in Italia, quando la media nazionale è di 58 accessi ogni mille abitanti. In pratica, qui è il doppio.

In orario notturno e nei giorni festivi e prefestivi, invece, risultano 78 accessi ogni mille residenti, quando la media nazionale è di 44 accessi ogni mille. In questo caso, la Bergamasca è quarta in Italia per il maggior afflusso. Considerando poi la fascia pediatrica, quindi dagli zero ai 14 anni, la nostra provincia si trova, per le fasce orarie considerate prima, rispettivamente al venticinquesimo e ventiseiesimo posto.

Commenti
Paola Cavazzuti

Penso sia uno schifo, venite a Treviglio

Efrem

Si parla tanto di prevenzione. Poi chiedi una visita specialistica con appuntamento dopo circa 1 anno e mezzo o2 anni. Questa è prevenzione???

Antonia

È verissimo quando vuoi prenotare ti con Sogliano sempre di andare in privato peccato che ci sono persone come me che fra un po' andranno sotto un ponte.Quindi devi aspettare anche uno o due anni x una visita.Quindi crepiamo Grazie a chi??????

Rosella Consonni

Sanità pubblica sempre più distrutta. Case di comunità che dovrebbero filtrare gli accessi al pronto soccorso Zero, medici di famiglia completamente insufficienti. Cliniche convenzionate che chiamano primari al top e poi hanno infermieri sottopagati e senza competenze. Senza contare che chi ha i soldi per fare accertamenti e visite private riesce a curarsi, gli altri possono morire. Una vergogna

Anna

Solo a pagamento c'è la visita immediata

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