Missione vaccini praticamente compiuta: Guido Bertolaso torna a Roma
Il superconsulente della Lombardia ha annunciato che il suo compito è praticamente concluso: tra una ventina di giorni ritornerà alla vita da «povero pensionato»
Ieri lunedì 26 aprile, a Quarta Repubblica su Rete 4, Guido Bertolaso ha dichiarato che il suo compito come consulente e organizzatore della campagna vaccinale è sostanzialmente concluso, per cui a breve ritornerà a Roma.
«La macchina ormai è organizzata, la Lombardia anche in questo ambito sta facendo da apripista, e sta dimostrando che le vaccinazioni massive funzionano con centri bellissimi, delle vere e proprie astronavi che stanno lavorando in tutte le province lombarde – ha affermato il superconsulente -. Bertolaso è servito all'inizio, ma ora la Lombardia è in grado di fare da sola nei prossimi mesi. Quando non ce ne sarà più bisogno, me ne andrò. Ho tanti altri progetti che vorrei portare avanti da povero pensionato». Ha da tempo escluso la sua candidatura a sindaco di Roma per il centrodestra, nonostante sia stato più volte tirato per la giacchetta.
L'ex capo della Protezione Civile si tratterrà in Lombardia ancora per una ventina di giorni, dovendo ancora svolgere un'ultima serie di operazioni, poi farà ritorno nella capitale. Intanto da inizio maggio la Regione conta di arrivare a 110mila vaccinazioni al giorno, anche se da alcune previsioni non si esclude di superare tale cifra, in certi periodi.
La decisione del super consulente alla campagna vaccinale lombarda, ha però innescato una serie di commenti a catena da parte dei consiglieri comunali di opposizione, tra il serio e il faceto. Tra i più ironici il consigliere del PD Jacopo Scandella, che nel commentare la "missione conclusa" di Bertolaso, si interroga: «Un giorno, forse, capiremo quale era».
Certamente meno ironico il commento pubblicato su Facebook da Niccolò Carretta, consigliere regionale di Azione. «L’ultima cosa che serve alla Lombardia e ai 7 milioni di cittadini ancora da vaccinare è un commissario part-time che lavori da casa - osserva -. La vicepresidente Moratti spieghi presto cosa sta succedendo visto che lui dice di essere pronto a tornare “a casa” mentre Fontana l’ha già smentito. Con meno di 3 milioni di lombardi vaccinati, dire che la missione è “compiuta” mi sembra un tantino esagerato».