Che fine ha fatto?

Mistero in centro città: è scomparsa la targa in memoria di Mainetti, "difensore" delle bici

Apposta il 26 marzo 2019 vicino alla storica prima pista ciclabile di Bergamo, dalla scorsa notte non c'è più. L'appello dell'Aribi

Mistero in centro città: è scomparsa la targa in memoria di Mainetti, "difensore" delle bici
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Un mistero si aggira nel centro della città: la targa che ricordava l’avvocato Angelo Mainetti, indomito difensore delle biciclette e della ciclabilità bergamasca, è scomparsa. Era stata messa vicino alla chiesa di San Bartolomeo, dove si trova la storica prima pista ciclabile di Bergamo, inaugurata nel 1981, quella che percorre via Tasso e poi svolta in largo Belotti, tenacemente voluta da Mainetti e dall’Aribi (Associazione per il rilancio della bicicletta) di cui Mainetti fu presidente per decenni (con Felice Gimondi presidente onorario).

La targa venne apposta il 26 marzo 2019 alla presenza della autorità cittadine: non era una gran targa perché proprio così solida, ma faceva il suo mestiere, cioè ricordare una figura importante per la città, che davvero diede un impulso forte e continuo all’idea di svuotare il centro della città dalle auto, di favorire gli spostamenti “dolci” mediante l’uso della bicicletta; Mainetti sosteneva che la dimensione di Bergamo era ideale per questo tipo di mobilità perché dal centro alla periferia più estrema in bicicletta sono necessari dieci, al massimo quindici minuti, spesso meno tempo di quello che è necessario in automobile.

Dice Claudia Ratti, presidente dell’Aribi: «Faccio appello perché la targa torni al suo posto». Giustamente. Ma perché è sparita? L’azione notturna di un nemico delle biciclette? Uno spostamento dovuto ai lavori da poco conclusi in quella zona?

Le indagini sono in corso, si resta in attesa della soluzione dell’enigma. Intanto però il Comune di Bergamo, ringraziando per la segnalazione, ha fatto sapere che «provvederà appena possibile alla doverosa sostituzione».

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