Una persona su 5 prenota una visita (o un'esame) e poi non si presenta
Chi ha bisogno di prestazioni mediche urgenti cerca l'alternativa e poi si dimentica di disdire. Gli accorgimenti degli ospedali
In Bergamasca, diverse persone dopo aver prenotato una visita o un esame non si presentano il giorno dell'appuntamento.
Sulla base dei dati forniti dalla Regione, riportati oggi (giovedì 25 gennaio) da L'Eco di Bergamo, nel 2023 sarebbe successo con il 18,45 per cento delle prenotazioni effettuate sulla piattaforma del Pirellone. Su un totale di 1.791.633, sono state in 330.563 a non presentarsi. In pratica, quasi un quinto, mentre nel 2022 erano il 24,3 per cento, in quanto su 1.730.729 prenotazioni non se ne erano presentate 415.892.
Tempi d'attesa lunghi
I motivi non sembrano dovuti all'intenzione di far perdere tempo ai sanitari, ma alle lunghe liste d'attesa del pubblico, oppure alla riprogrammazione di alcune prestazioni (quindi, in realtà, il dato potrebbe essere più basso). Com'è noto, infatti, per fare certe visite o esami, già urgenti o che lo diventano durante l'attesa, si deve aspettare anche più di un anno, così molti intanto ricorrono al privato. In altri casi, invece, chi aveva prenotato nel frattempo è deceduto.
Quando si riesce a ottenere la prestazione in una struttura privata, capita che molti pazienti si dimentichino di disdire la loro prenotazione tramite il sistema regionale. Per evitare il costo del ticket, chi decide di non presentarsi dovrebbe effettuare la disdetta almeno tre giorni lavorativi in anticipo. La sanzione consisterebbe appunto nel suo pagamento, ma in molti casi non viene nemmeno comminata, perché diversi utenti ne sono esenti.
Gli accorgimenti degli ospedali
Dalle strutture sanitarie pubbliche, comunque, fanno presente che il fenomeno si è ridotto con l'introduzione di promemoria e il sistema di pagamento anticipato PagoPa, insieme alla maggiore informazione in ospedale e sui siti internet. C'è anche l'accorgimento degli overbooking, cioè si aggiungono posti in più, tenendo conto che alcuni non verranno. In ogni caso, dagli ospedali è arrivato l'invito ai cittadini di ricordarsi di disdire la propria prenotazione, se non ci si intende presentare: in questo modo, si migliorerà la gestione delle prestazioni sanitarie.
Facciamo pagare la prestazione per intero come da privato a chi non annulla per tempo l'appuntamento o non si presenta
Continua la campagna di autoassoluzione di Regione verso i problemi di cui tutti i cittadini si lamentano. Non caschiamoci.
Mi sa di bufala, si rendono conto che hanno svenduto la sanità pubblica e danno la colpa delle loro mancanze ai pazienti, sperando che la gente abbocchi.
Ho fatto la disdetta di una visita presso un CUP con conseguente nuova prenotazione più corretta, a pochi giorni della visita annullata, mi arriva il messaggio di promemoria della data della visita, ma se l'ho annullata presso un CUP come fa ad essere ancora attiva? Non sempre è colpa dell'utente.
Un terzo degli esami di radiologia sono inutili o non pertinenti.... e la responsabilità è di tutti. Pazienti che leggono su internet cosa è da fare e si sentono rassicurati a fare tanti accertamenti. Medici che hanno timore di ritorsioni legali, magari per insicurezza professionale o prescrivono esami per non perdere tempo a discutere e spiegare che è superfluo. Senza pensare a esami ripetuti perché eseguiti con strumentazione obsoleta.