Moratti critica chi si presenta agli hub vaccinali senza prenotazione: «È questione di rispetto»
«Prenotare è segno di educazione verso gli altri», ha detto la vicepresidente. Nei giorni scorsi, il dibattito ha coinvolto anche Bergamo
Nei giorni scorsi, l'ex assessore comunale di Bergamo Marco Fassi ha scritto una lettera a Bergamonews per lamentarsi del modo in cui è stato trattato, lo scorso 31 dicembre, da una guardia giurata in servizio presso il centro vaccinale anti-Covid all'ospedale Papa Giovanni. Nello specifico, Fassi lamentava la «scortesia e l'arroganza» della guardia nei suoi confronti, dopo che «per motivi personali» aveva chiesto se fosse possibile anticipare la somministrazione della terza dose, fissata al 5 gennaio.
Nei giorni successivi alla pubblicazione della lettera, un'altra guardia giurata era intervenuta nel dibattito prendendo le difese del collega e affermando che «recarsi in centro vaccini non avendo diritto e senza prenotazione è un comportamento al dir poco irresponsabile, specie adesso che i numeri dicono che la pandemia è in aumento». Una posizione, quest'ultima, sposata oggi (4 gennaio) anche dalla vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti: «I cittadini devono evitare di presentarsi nei centri vaccinali senza prenotazione. Prenotare è segno di educazione nei confronti degli altri e di rispetto del lavoro degli operatori sanitari che con abnegazione stanno combattendo la battaglia contro il Covid, su più fronti, da quasi due anni. Nei momenti più difficili, la collaborazione di tutti è più che mai indispensabile».
La Moratti è intervenuta sul tema attraverso una nota stampa nella quale si sottolinea come la campagna vaccinale di Regione Lombardia toccherà nei prossimi giorni le venti milioni di somministrazioni complessive, di cui quattro milioni di terze dosi. «Ha ricevuto la terza dose - afferma Moratti - il 62 per cento dei cittadini che ha concluso il ciclo vaccinale primario da almeno 150 giorni, percentuale che sale al 76 per cento tra gli over 60 e all'85 per cento tra i cittadini con più di ottant'anni».
La vicepresidente ha quindi spiegato che «ieri (3 gennaio, ndr) sono state somministrate più di 104.000 dosi, le terze dosi sono state circa il 90 per cento. Si continuerà con un ritmo di più di centomila somministrazioni al giorno anche nel resto della settimana. Un impegno per il quale vanno ringraziati i medici, il personale sanitario e amministrativo, la Protezione civile, i militari, i volontari, oltre all'apprezzamento encomiabile che va dato ai cittadini lombardi per il loro straordinario senso civico». Ed è proprio a tal proposito che Moratti ha invitato i lombardi «a non presentarsi nei centri vaccinali senza prenotazione, per un'affluenza ordinata e sicura, per evitare code, lunghe attese e problemi di gestione al personale. Le scorte di vaccino sono sufficienti a coprire le attuali necessità e c'è ampia disponibilità di prenotazione nelle agende dei centri».
Moratti ha poi concluso ricordando che «possono presentarsi ai centri vaccinali senza prenotazione solo ed esclusivamente i cittadini con più di 12 anni che vogliono ricevere la prima dose e quindi mai vaccinati. Anche per loro, però, sarebbe preferibile l'accesso con prenotazione, così da evitare eventuali inutili code e assembramenti. La vaccinazione dei bambini della fascia d'età 5-11 anni non è ad accesso libero e deve essere prenotata dai genitori». La prenotazione può essere eseguita attraverso il portale di Poste (QUI) o chiamando il numero verde 800894545.