Mozzo, rubano contanti e gioielli a due coniugi con la truffa dell'incidente del figlio
Prima si sono spacciati per i carabinieri di Curno, poi per un avvocato che chiedeva un pagamento di 7.500 euro
I malfattori hanno architettato una messa in scena ben orchestrata, a Mozzo, dove nel pomeriggio di ieri - martedì 12 novembre - sono stati portati via gioielli e contanti a una famiglia mozzese, sfruttando la truffa del finto incidente al figlio.
Il marito allontanato con una scusa
La telefonata è arrivata nel pomeriggio. A rispondere è la moglie: «Signora, suo marito è in casa?». Dall'altro capo del telefono un sedicente maresciallo dei carabinieri della caserma di Curno, che conosceva il nome e cognome dei membri della famiglia. Quando il marito ha risposto, il falso agente ha invitato i coniugi a presentarsi con urgenza in caserma, per delle comunicazioni.
«Non posso venire al momento, ho un impegno. Posso venire più tardi», ha risposto l'uomo, agitato. Nemmeno di fronte al rifiuto il falso maresciallo si è fermato, che ha continuato a insistere facendo leva sull'urgenza. «Non ho nessuno che può accompagnarmi», ha spiegato nuovamente l'uomo al telefono. «Si faccia trovare davanti al Comune - ha quindi replicato il truffatore -. Passerà una nostra auto a prenderla».
L'uomo, agitato ma senza apparentemente sospettare nulla, ha fatto quanto gli è stato detto. Nel frattempo una seconda persona, dall'accento partenopeo, ha chiamato la moglie fingendosi un avvocato incaricato di difendere il figlio che - a detta sua - aveva avuto un incidente. «Servono 7.500 euro per evitare l'arresto», ha raccontato, spiegando il perché il marito era atteso in caserma.
Con un gesto fulmineo ruba i preziosi e fugge
La donna, presa alla sprovvista, ha replicato di non avere soldi in casa. «Signora - ha quindi risposto il falso avvocato -, anche se ha dell'oro va bene, perché i carabinieri hanno un tesoretto che può tramutare in contanti». Mentre i due erano al telefono, suona il campanello: a presentarsi è una terza persona, un ragazzo con felpa e cappellino, che si finge un collaboratore dell'avvocato il quale - ancora in telefonata con la donna - conferma.
«Sono qui per ritirare i soldi - ha spiegato il giovane - come da accordi con l'avvocato». Così la donna si è assentata per racimolare i pochi preziosi che aveva in casa. «Prima di darle l'oro - ha detto al truffatore - vorrei un documento che certifica chi siete voi». Il finto collaboratore, senza battere ciglio, ha spiegato di avere tutto in auto. Mentre esce dalla porta, però, con uno scatto fulmineo ruba il sacchetto di preziosi e se ne va, senza che la donna si accorga di nulla.
Soltanto quando ha telefonato alla figlia, che ha confermato che il fratello non era rimasto coinvolto in nessun incidente, si è resa conto di essere stata vittima di una truffa. Hanno quindi raggiunto il marito, che era ancora in attesa dell'auto dei carabinieri, ignaro di cosa stesse succedendo a casa. I coniugi hanno quindi sporto denuncia alle forze dell'ordine.
Non ditemi che erano napoletani perché non ci credo
I truffatori esistono anche perché esistono i tontoloni!! Come si fa a pensare che i carabinieri ti chiedono i gioielli…🤦♂️🤦♂️🤦♂️
sono d'accordo con Gianluigi,tuttavia fanno leva sull'età delle persone anziane e sul loro buon cuore,quando questi delinquenti vengono presi devono scontare il massimo della pena senza attenuanti,stiamo vicini e collaboriamo in qualche modo con le forze dell'ordine per estirpare questa piaga vergognosa
Mi dispiace molto, per la disavventura di questa famiglia. Però, mi chiedo come ci siano persone che credono ancora a queste truffe. I carabinieri NON CHIEDONO DENARO. Non esiste, che per evitare l'arresto, o denuncia, bisogni versare del denaro. Quando arrivano queste telefonate bisogna riattaccare SUBITO, e chiamare i veri carabinieri. L'altro ieri ho letto un articolo riguardante una truffa del genere, con il rocambolesco arresto del delinquente.