Muffa ovunque, infiltrazioni d’acqua, ascensori che si bloccano di continuo, portoni senza serrature, lampadine rotte da mesi, cassette della posta divelte e sporcizia.
Per il sindacato Asia-Usb, che tutela anche gli inquilini e le famiglie degli stabili Aler di via Borgo Palazzo, ormai è abbastanza e, dato che le denunce pubbliche e le segnalazioni che vanno avanti da mesi, a loro parere, non hanno sortito alcun effetto, hanno deciso di organizzare un presidio davanti agli uffici dell’ente regionale a Bergamo.
«Denunce e segnalazioni non sono servite»
«Da mesi denunciamo pubblicamente con lettere ufficiali, foto, raccolta firme e segnalazioni dirette le gravissime condizioni di degrado in cui vivono decine di famiglie» hanno spiegato dalla sigla, elencando i numerosi problemi, ai quali peraltro si aggiungerebbero «la totale assenza di manutenzione esterna, con alberi pericolanti, zanzare, topi e viabilità caotica, che mette a rischio la sicurezza dei residenti e, in particolare, quella dei più fragili come anziani e bambini».
Nonostante una prima pec ufficiale, inviata a settembre, e una seconda sollecitazione nei giorni scorsi, Aler non avrebbe ancora dato loro alcuna risposta. «Nessuna convocazione, nessun sopralluogo, nessun piano di intervento – hanno continuato -. Un silenzio assordante e vergognoso, che dimostra il totale disinteresse di un ente pubblico nei confronti delle persone che dovrebbe tutelare. È inaccettabile che chi gestisce l’edilizia pubblica ignori una situazione che mette a rischio la salute e la dignità umana».
Un presidio per incontrare la Direzione
Il sindacato ha insistito sul fatto che le famiglie dello stabile vivrebbero in condizioni quali pareti nere di muffa, odori nauseanti, strutture logorate dal tempo e si riscontrerebbe da tempo una sostanziale mancanza di interventi. «È questa la politica della casa pubblica a Bergamo, la risposta di Aler a chi paga l’affitto e chiede solo di vivere in modo dignitoso? Non resteremo a guardare. Nei prossimi giorni, il sindacato insieme agli inquilini organizzerà un presidio di protesta davanti agli uffici di Bergamo».
Gli obiettivi sono denunciare pubblicamente l’inerzia che secondo i rappresentanti si riscontrerebbe da tempo e, inoltre, ottenere un incontro immediato con la Direzione: «Basta silenzi, scaricabarile e degrado. Gli inquilini hanno diritto a vivere in sicurezza, igiene e rispetto. Se Aler continuerà a nascondersi dietro al suo silenzio, la mobilitazione andrà avanti con forza crescente, fino a ottenere risposte e interventi concreti. Il diritto alla casa è un diritto fondamentale, non una concessione. Siamo al fianco degli inquilini, dentro e fuori gli stabili, fino a che la società non farà il proprio dovere».