Multati per aver fatto la spesa a Mapello (da Palazzago) durante il lockdown: annullati i verbali
Protagonisti della vicenda quattro abitanti di Palazzago. Gli spostamenti in comuni limitrofi erano consentiti per ragioni di prima necessità, il sindaco Jacobelli: «Se a Mapello avessero letto il decreto legge avrebbero fatto risparmiare tempo ai cittadini e alla Prefettura»
Erano partiti dal Palazzago per andare a fare la spesa all’Ipercoop del centro commerciale Continente di Mapello, ma erano tornati a casa con 400 euro di multa a testa. Questo nonostante avessero tutto il diritto di spostarsi nel comune attiguo per ragioni di necessità e per un periodo limitato di tempo. Protagonisti della vicenda, che risale al primo lockdown, quattro cittadini palazzaghesi ai quali, dopo oltre un anno, sono state annullate le sanzioni.
A darne notizia è stato il sindaco di Palazzago, Michele Jacobelli, con un messaggio pubblicato su Facebook: «Informiamo con piacere la cittadinanza che il prefetto di Bergamo ha emanato il decreto di archiviazione delle sanzioni da 400 euro l'una irrogate dai vigili di Mapello a quattro cittadini di Palazzago per essersi recati, a ridosso dei propri confini comunali e con la nostra ordinanza in mano, ad effettuare la spesa nel lontano aprile 2020».
«L'Amministrazione di Mapello aveva dato disposizione ai propri vigili di multare i cittadini di Palazzago che si fossero recati per necessità al centro commerciale il Continente, applicando erroneamente il decreto legge – aggiunge -. Se avessero letto il comma 2 lettera A dello stesso articolo avrebbero fatto risparmiare tanto tempo ai cittadini di Palazzago e alla Prefettura stessa».
Le persone che dovevano comprare determinate tipologie di alimenti, ma che non avevano a disposizione un supermercato entro i confini del proprio Comune, potevano infatti spostarsi in quelli limitrofi. Ma, secondo quanto scritto da Jacobelli, il sindaco di Mapello Alessandra Locatelli avrebbe asserito che l'ordinanza del sindaco di Palazzago era viziata dall’aver deliberato su un altro Comune.
«La tesi è confutabile in quanto l’ordinanza in questione non disponeva l’utilizzo di un bene di proprietà di un altro Comune, bensì chiariva la norma governativa specificando il tragitto da compiere per recarsi a fare la spesa settimanale e per una persona a famiglia», conclude il sindaco di Palazzago ribadendo di non aver capito le ragioni di una simile presa di posizione da parte dell’Amministrazione di Mapello.
«A meno che il sindaco di Mapello non avesse ritenuto seccante, per sè, il fatto che il sindaco di Palazzago avesse chiarito la norma governativa ai propri cittadini senza la sua autorizzazione, come era invece successo con il Comune di Sotto il Monte che dista circa 9 chilometri dal centro commerciale rispetto ai 2,5 di Palazzago».