Nasce un "bosco urbano" tra Treviglio e Caravaggio: tutelerà la biodiversità e migliorerà l'ecosistema
L'area verde si trova vicino all'istituto Archimede, piantate specie locali. Assorbirà tonnellate di anidride carbonica e polveri sottili
Un "bosco urbano" sta nascendo tra Treviglio e Caravaggio: a realizzarlo Arbolia, società benefit di Snam, insieme all'azienda Regas, Renovit e Genertel. Situato a sud di Treviglio, vicino all'Istituto scolastico "Archimede", la sua area misurerà 3,3 ettari e sarà di proprietà condivisa con Caravaggio: al suo interno coltivazioni agricole, con un contributo alla qualità dell’aria in una zona fortemente esposta al traffico stradale. a riportare il fatto sono i colleghi di PrimaTreviglio.
A presentarlo oggi (martedì 18 luglio) c'erano il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, quello di Caravaggio, Claudio Bolandrini, l’amministratore delegato di Regas, Franco Jamoletti e i dirigenti di Renovit, Guido Ghirardi, e Arbolia, Dario Manigrasso.
Piantate specie locali
A oggi, Arbolia ha realizzato 31 boschi urbani in 24 città distribuite su tutto il territorio nazionale, per un totale di oltre 70 mila alberi messi a dimora. A dimora hanno messo 2.851 piante di differenti specie arboree autoctone, dal pioppo all'ontano, dalla farnia al ciliegio e tanti altri, insieme a vari arbusti come biancospino e pruno selvatico, provenienti da vivai italiani e munite di passaporto fitosanitario. In questo modo, si tutela la biodiversità del patrimonio forestale italiano.
Il bosco migliorerà l'ecosistema
A regime, il nuovo bosco urbano consentirà di assorbire fino a 365 tonnellate di anidride carbonica in vent'anni e fino a 238 chili di polveri sottili (Pm10) all’anno, restituendo all’ambiente fino a 266 tonnellate di ossigeno e contribuendo al miglioramento dell’ecosistema e della vita per la comunità locale. L’iniziativa prevede anche la manutenzione dell’area, per i primi due anni, da parte delle società coinvolte e in seguito passerà in carico ai due Comuni.
La dedica a Carla Rivoltella
L'inaugurazione ufficiale del Bosco urbano è stato un momento emozionante per Franco Jamoletti: è stato infatti dedicato alla madre Carla Rivoltella, anche attraverso un cippo commemorativo: «Non si dona un bosco a una città per averne un qualche tipo di tornaconto - ha commentato Jamoletti -, ma perché tutti possano godere del beneficio che la natura ci regalerà. Ognuno di noi, oggi, è chiamato a dare un contributo all’ambiente ed alla sostenibilità. L’emergenza climatica ci impone di porre al primo posto della nostra agenda i temi legati alla tutela dell’ambiente».