Preoccupazione

Nei laghetti del parco della Trucca tappeti di alghe... puzzolenti. Ruzzini: «No allarmismi»

I cittadini temono un'altra moria di animali, come accaduto lo scorso anno. L'assessora spiega: è un fenomeno naturale

Nei laghetti del parco della Trucca tappeti di alghe... puzzolenti. Ruzzini: «No allarmismi»
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C'è un problema di alghe e cattivo odore al parco della Trucca? È quanto segnalato da una cittadina a L'Eco di Bergamo, ridimensionato però dall'assessora all'Ambiente Oriana Ruzzini, che parla di una «fioritura naturale».

Il tappeto di alghe che copre la superficie dei laghetti nel parco di Bergamo ha destato preoccupazione nei residenti, che temono una moria di animali come accaduto la scorsa estate, quando erano stati ritrovati senza vita due cigni, dei germani e pesci. La causa era stata attribuita al botulino.

Fioriture naturali: nessun «allarmismo»

Acqua torbida e stagnante, ha scritto la cittadina, al cui interno non solo ci sono alghe, ma anche rifiuti, bottiglie di plastica e altri. Il tutto contribuisce a dare vita, specialmente nelle ore più calde della giornata, a cattivi odori. La preoccupazione è rivolta, però, soprattutto alla fauna che abita i laghetti: tartarughe d'acqua dolce, uccelli acquatici e pesci.

Il laghetto che più soffre della situazione è il secondo, quello a nord, dove l'acqua risulta più stagnante. Condizione simile anche per il canale che si immette nel primo laghetto. Dopo quanto accaduto con le morti animali della scorsa estate, l'assessore Ruzzini ha sottolineato di aver concordato con il Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca degli incrementi di alimentazione dell'acqua, con l'obiettivo di ossigenare e creare un ricircolo.

Quest'anno, viste le piogge, non è stato necessario, ma nel momento in cui le temperature si fanno elevate dovrebbe esserci un'aggiunta sistematica di nuova acqua dal reticolo delle rogge. Sul rischio che possa ripetersi la moria di animali, l'assessore invita a non creare «allarmismi»: al momento non è stata osservata alcuna carcassa. Inoltre, la fioritura di alghe sarebbe naturale: un'eutrofia algale che avviene in tutti i laghetti.

Un'idea? Fare come alla nuova area umida di Grumello al Piano

Infine, Ruzzini ha sottolineato la volontà di inserire piante che abbiamo uno scopo di fitodepurazione, ovvero un metodo naturale ed ecologico utilizzato per la depurazione delle acque e del terreno, specialmente nell'ultimo laghetto. Così è stato fatto anche nell'area umida di Grumello al Piano, e nelle biopiscine.

Nel frattempo, durante i prossimi mesi, inizieranno i lavori di riqualificazione del parco: si interverrà sulle staccionate, che saranno rifatte in plastica riciclata o acciaio corten, e verranno realizzate due nuove aree cani, una per quelli di piccola taglia e una per i più grandi. Infine, si metterà in sicurezza il terreno, con la sistemazione anche dei cancelli esterni.