Il 26 agosto

Nel giorno di Sant'Alessandro, un pic-nic in stazione a Bergamo in risposta allo sgombero

L'appuntamento è alle 18 per una cena solidale, in cui ciascuno potrà condividere il proprio cibo. Iniziativa anche contro le "zone rosse"

Nel giorno di Sant'Alessandro, un pic-nic in stazione a Bergamo in risposta allo sgombero
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«Porta da mangiare per te e per un'altra persona»: è questo il motto della cena sociale organizzata per domani, martedì 26 agosto, alla stazione di Bergamo.

Significativa la scelta del luogo «troppo spesso etichettato come "di disagio"», per usare le parole degli organizzatori, la rete "No-Dl Sicurezza" Bergamo, e del giorno. Domani sarà infatti Sant'Alessandro, data in cui la città si riunisce per festeggiare il proprio patrono.

Il pic-nic 

La manifestazione prenderà la forma di un grande pic-nic e, oltre a essere occasione di incontro, accoglienza e scambio, intende essere «anche una presa di posizione in risposta allo sgombero avvenuto qualche mese fa, che ha semplicemente spostato il problema qualche metro più in là. Insieme vogliamo riprenderci il diritto di stare, incontrarci, prenderci cura», spiegano dalla rete "No-Dl sicurezza".

«Retate senza risolvere nulla»

Il riferimento è alle zone rosse istituite a febbraio dal prefetto, Luca Rotondi, che sono state poi rinnovate a maggio e sono in aria di ulteriore rinnovamento anche a fine mese, così da protrarle fino a novembre.

La rete si oppone a questo strumento, perché tali zone, spiegano, «hanno generato perquisizioni e retate senza però, come era chiaro fin da subito, risolvere nulla. Lo diciamo da tempo: il disagio sociale non può essere risolto con la repressione, ma solo e soltanto con investimenti nel pubblico e nel sociale con l'intenzione di occuparsi davvero di marginalità. Il disagio sociale non può essere risolto con sgomberi improvvisi, come è successo a marzo alla stazione delle autolinee. Centinaia di persone allontanate e, semplicemente, spostate di qualche via in nome del decoro, termine utilizzato spesso a sproposito e senza una chiara idea di quello che voglia dire. È ora di dire chiaramente da che parte stare».

Le "zone" che dividono

Il riferimento quindi è in particolare alle zone rosse, o a sicurezza aumentata, che già quando vennero istituite trovarono la contrarietà della lista Futura, in particolare dei consiglieri Laura Brevi e Aldo Lazzari, entrambi di maggioranza. Si tratta quindi di un possibile fronte interno di frizione, dato che la loro istituzione, a febbraio, era stata concordata tra Prefettura, provincia e anche con l'avallo del Comune. L'assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni ha allo stesso tempo sempre precisato che questo non è l'unico strumento messo in campo per risolvere alcune problematiche reali di sicurezza e decoro.