Neppure l'auto a metano ci dà più una mano: rincari oltre il 50 per cento
Dopo oltre un decennio di prezzi non superiori all'euro al chilo (così si misura il gas naturale) si è arrivati a 1,50 euro
di Fabio Cuminetti
I metanisti storici, quelli che dell’alimentazione a gas naturale hanno fatto una sorta di religione - con tanto di lunghi viaggi a bassi regimi per fare record di percorrenza con un pieno, per i campioni della specie - non ci possono credere. Dopo oltre un decennio di prezzi non superiori all’euro al chilo (perché così si misura il gas naturale, e un chilo significa circa il 50 per cento di percorrenza in più rispetto a un litro di benzina), ora si è arrivati a 1,469 al distributore di via Zanica, 1,479 in via Gavazzeni e addirittura 1,689 in circonvallazione. Altre stazioni di riferimento, in città, non ci sono, e in provincia le cose non vanno molto meglio.
Per dare un’idea: il pieno di una Fiat Grande Punto natural power, per anni oscillante tra i 12 e i 13 euro, ora arriva a 20. Con tale pieno si percorrono tra i 250 e i 300 chilometri. Cosa conviene, dunque, ad oggi? In base ai prezzi medi rilevati il 27 ottobre, con un euro di benzina si percorrono 8,98 chilometri; con il gasolio si arriva a 12,76, con il gpl a 14,22, con il metano a 15,25. Il gas naturale resta per ora ancora il più conveniente, ma con margini decisamente più risicati rispetto al passato, quando viaggiare a metano costava meno della metà che a benzina. Se il trend di questi giorni andrà avanti, è facile ipotizzare la salita del diesel sul primo gradino del podio della convenienza.
L’origine del problema è una tensione sul prezzo internazionale (...).