Nessuna cassa integrazione per i 97 dipendenti della Novem Car di Bagnatica: arrivano altri scioperi
Il primo è previsto già per domani, giovedì 28 settembre, per quattro ore con un presidio dalle 7:30 alle 9:30 di fronte ai cancelli
Nessuno spiraglio positivo sulla possibilità di ricorrere alla cassa integrazione. Solo una proposta di aumento dell'incentivo economico all'esodo, ma giudicato «deludente e per nulla dignitoso» dai sindacati che questa mattina - al termine del confronto avuto con la direzione aziendale sull'imminente chiusura della Novem Car Interior Design di Bagnatica - si sono dichiarati «fortemente insoddisfatti».
A rischio ci sono tutti i novantasette lavoratori in organico. Un incontro durato quasi tre ore, dopo il quale si sono tenute due assemblee: si è deciso di proclamare un nuovo pacchetto di mobilitazione, che prevede fino a venti ore di sciopero programmate dagli stessi delegati Rsu. Il primo è previsto già per domani, giovedì 28 settembre, per quattro ore - le prime di ciascun turno, con un presidio dalle 7:30 alle 9:30 di fronte ai cancelli.
«L'azienda è rimasta irremovibile sull'opportunità di richiedere l'ammortizzazione sociale - hanno spiegato Luciana Fratus della Fillea-Cgil e Massimo Lamera di Filca-Cisl Bergamo -. La direzione si è seduta alla trattativa solo con la proposta di rimodulare l’incentivo economico all’esodo, prevedendo un incremento per nulla dignitoso. Usciamo dunque fortemente insoddisfatti da questo incontro. Vedremo cosa accadrà nel prossimo confronto, già in calendario, per il 5 ottobre. Nel frattempo, sarà sciopero».
L'intenzione di chiudere l'azienda era stata comunicata poco più di dieci giorni fa, il 14 settembre. Da allora i lavoratori hanno incrociato le braccia già tre volte. Tuttavia, la progressiva diminuzione del numero di dipendenti sarebbe già in corso da diversi anni: a gennaio 2021 è stato annunciato il taglio di una sessantina di posti di lavoro (esuberi poi notevolmente ridotti), dovuto al trasferimento di alcune linee produttive e processi in uno stabilimento sloveno. A Bergamo erano rimasti sono i reparti di assemblaggio e spedizione.