Pietra tombale

Niente cimitero per animali domestici nell'area delle ex piscine di Cologno

Il progetto era stato rifiutato, ma ora è l'imprenditore che non è più interessato a realizzarlo

Niente cimitero per animali domestici nell'area delle ex piscine di Cologno
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Pietra tombale sul cimitero per gli animali domestici nelle ex piscine di Cologno al Serio, come riporta PrimaTreviglio. A dirlo è l'ideatore del progetto stesso, Antonio Servidio, titolare delle onoranze funebri "La Bergamasca".

La vicenda ha avuto inizio nel 2018 quando è stata protocollata la domanda per realizzare «Il parco degli animali della Bergamasca», con tanto di parcheggio annesso e forno crematorio. Secondo il progetto presentato allora la «necropoli» avrebbe dovuto sorgere in sei mesi su un'area di seimila mq. All'interno della struttura era prevista anche una superficie dedicata ai cani da passeggio posta lungo il perimetro della struttura, con tanto di parco recintato da siepi, alberi e panchine. Secondo l'imprenditore, costruire un cimitero per animali in quell'area sarebbe stato strategico e funzionale per la comunità colognese e non solo.

"Il progetto avrebbe la finalità si fornire un servizio ai cittadini – aveva spiegato – si riqualificherebbe una parte di lotto finora inutilizzato e verrebbe a costituirsi un servizio aggiuntivo mancante, rispondendo così ad una sempre più crescente richiesta. Senza dimenticare che il Comune avrebbe un introito significativo".

L'impresa funebre, infatti, si era impegnata a riconoscere al Comune una quota per tutte le sepolture o eventuali cremazioni di animali provenienti dai paesi limitrofi pari a dieci euro. Inoltre, sarebbe stato versato un affitto annuale (da stabilire) per la locazione dell'area della durata di 30 anni, per ammortizzare l'investimento. Trascorso questo periodo, la struttura sarebbe stata donata al Comune stesso. L'impresa aveva stabilito poi di provvedere gratuitamente alla cremazione degli animali a tutti i cittadini residenti nel Comune di Cologno.

Un'idea che non sarà mai realizzata, Servidio ora lo dice forte e chiaro: sono passati cinque anni, per un imprenditore tempi biblici.

"Ho investito nella casa funeraria di Verdello e in futuro può darsi che il progetto possa nascere lì - ha fatto sapere - Purtroppo il Comune aveva rifiutato perché l'area, secondo la sindaca Chiara Drago, non era idonea ma non è così perché è destinata a servizi e un cimitero per animali lo è. Sembrava ci fossero altre iniziative ma dopo quattro anni non hanno fatto ancora niente, hanno perso soldi e i cittadini continuano a pagare il debito esistente. Ora che Regione Lombardia lo scorso 22 ottobre ha dato l'ok alla creazione dei cimiteri per gli animali, dal momento che numerosi cittadini hanno saputo della mia iniziativa, voglio chiarire che non sono comunque più interessato a concretizzarla, non investirò nemmeno un centesimo nel Comune di Cologno, era un'operazione da 500mila euro ma adesso ho assunto altri impegni finanziari".

La posizione dell'Amministrazione

"Nella seconda metà del 2018 abbiamo fatto avviso pubblico per ridare vita al centro natatorio - ha replicato la prima cittadina - A questa manifestazione di interesse la società Bergamasca non ha mai partecipato nelle modalità previste, anche perché evidentemente non aveva i requisiti richiesti dall'avviso pubblico, che prevedeva il recupero e il mantenimento della destinazione sportiva prevista dal Pgt. Sul centro natatorio è attivo un mutuo di 350mila euro annui che si paga al Credito Sportivo, quindi l'idea di cambiare destinazione d'uso con una variante per consentire la realizzazione di un cimitero per animali non era nelle possibilità del Comune e nemmeno nell'interesse della nostra Amministrazione, anche perché a noi non è mai stato presentato alcun progetto articolato e dettagliato in tal senso. Se vi fosse stata anche solo la minima possibilità di realizzare un'opera del genere, immagino che il proponente si sarebbe rivolto agli amministratori anziché alla stampa, per verificare insieme quali fossero i vincoli dell'area, le possibilità e le condizioni, anche economiche, che rendono del tutto impossibile realizzare lì un cimitero per animali".

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