Nessun ripensamento

Niente da fare per i trenta alberi agli ex Riuniti: verranno abbattuti

L'assessora Oriana Ruzzini replica all'interrogazione di Alberto Ribolla. Ma il destino è ormai deciso: non si torna indietro sul progetto

Niente da fare per i trenta alberi agli ex Riuniti: verranno abbattuti
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Planimetria, relazione botanica, incontri con i cittadini: queste le tre richieste principali avanzate dal consigliere Alberto Ribolla (Lega) in merito all'abbattimento di circa trenta alberi nel cantiere agli ex Riuniti di via XXIV maggio.

All'interrogazione, che seguiva la protesta di cittadini e Legambiente del mese scorso, ha replicato Oriana Ruzzini, assessora alla Transizione ecologica, ambiente e verde, che tuttavia non torna sui suoi passi: nessun ripensamento, gli alberi si taglieranno.

Importo complessivo da compensare: 72 mila euro

«La richiesta di abbattimento è corredata di planimetria e relazione agronomica, trasmesse al Servizio Verde Pubblico per l'espressione del parere di competenza», ha esordito nella sua replica Ruzzini, riferendosi alla richiesta del consigliere.

La valutazione dell'ufficio ecologia, richiesta da Ribolla, non è necessaria stando alle parole di Ruzzini: «Il servizio non è chiamato a esprimere valutazioni in merito alla rimozione degli alberi, ma è stato coinvolto per le opere di bonifica».

L'assessore snocciola qualche numero. «Gli accordi tra amministrazione e attuatore si sono conclusi con un parere favorevole rilasciato dal Servizio Verde Pubblico in data 02/02/2024, che vincola il rilascio di successivi titoli abilitativi al pagamento di oneri risarcitori pari al Valore Ornamentale degli alberi da rimuovere, al quale
viene scomputato il valore dei nuovi impianti messi a dimora».

«La quantificazione del valore ornamentale degli alberi rimossi - prosegue - ammonta ad 83 mila e 308,98 euro, ovvero mediamente oltre duemila euro per ogni albero rimosso, a cui sono stati detratti 10 mila e 700,42 euro relativi alle spese di messa a dimora delle compensazioni previste dal progetto pari a 32 alberi della specie Pyrus calleryana
“Chanticleer” e 6 Liquidambar styraciflua, per un importo complessivo residuo da compensare di 72 mila e 608,56 euro».

Per quanto riguarda gli incontri, Ruzzini specifica: «Ho dato disponibilità all’assessora alla Partecipazione Claudia Lenzini ad incontri con la cittadinanza, anche nella Rete di quartiere. Ad oggi non sono giunte convocazioni in merito».

Nessun ripensamento sul destino degli alberi

Ribolla, nella sua interrogazione, aveva ricordato gli alberi «sacrificati» negli ultimi dieci anni, per motivi edificatori o per la costruzione di infrastrutture. «Seicento per il radiofaro sono stati un record ma, oltre agli arcinoti alberi di piazza Dante, voglio ricordare a titolo esemplificativo i platani di via Giulio Cesare, i sei meravigliosi gelsi di via Pitentino, i quindici nel piazzale della Malpensata per allargare il parco (altro ossimoro), gli alberi di piazzale Alpini».

Ma non c'è nessun passo indietro dalla maggioranza: «Attraverso più colloqui con l’assessore all’urbanistica Francesco Valesini non è emersa alcuna possibilità di ripensamento riguardo il progetto e il destino degli alberi nell’area», ha spiegato Ruzzini nella sua replica.

«Mi sono confrontata direttamente con il progettista arch. Valicenti ma anche questa interlocuzione ha confermato la volontà di procedere come da progetto. Ho, quindi, personalmente contattato l’operatore, Carlo Ferretti, il quale ha sottolineato lo stato avanzato della progettazione e, a oggi, non ha manifestato volontà di revisioni della progettualità».

Un cambiamento, tuttavia, c'è. «Nell’ambito del Regolamento Edilizio - ha concluso l'assessora - sono stati inseriti elementi più stringenti per l’abbattimento di alberi (circonferenza fusto da 80 cm a 40 cm) e soprattutto è stato introdotto il concetto di Valore Ecosistemico del Verde, che si aggiunge al preesistente Valore Ornamentale».

Commenti
gianluigi

La pericolosità, la nuova giunta, non sono queste le cause. Il potere del costruttore, sappiamo di chi stiamo parlando, sono loro che hanno deciso, sono loro ad imporre la loro forza. Hanno raso al suolo, tutto quello che c'era da demolire, in via Camozzi, e via Madonna delle nevi. Ora anche li, metteranno in atto, la devastazione. Avanti così!!!!!! Ps. considerate, anche il denaro, che l'amministrazione, metterà nelle proprie casse, con le opere di urbanizzazione, e quant'altro.

lucilla Baizini

Super geni, tutta la nuova giunta carnevale!!!! Ma perché nn fate manutenzione al posto di opere radicali come questa???

Utente

L’impresa che ha deciso l’abbattimento non brilla. Io una casa da costoro mai la comprerei. Non hanno ancora capito cosa serve per non creare i loro ghetti. Bruttissimi, mal costruiti. Con l’ex Italcementi stanno dando vita al nuovo Triangolo. Gli alberi sarebbero un cd. PLUS. E comunque non sono per nulla malati

Egidio

se sono un pericolo è meglio abbatterli piuttosto che qualche persona ci rimetta la vita

Claudio

eco... green... sostenibilità... Vergogna!!

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