Niente esuberi alla Bianchi di Treviglio: arrivano i contratti di solidarietà per i dipendenti

Al posto dei licenziamenti, alla Bianchi di Treviglio arrivano i contratti di solidarietà: lo si è deciso dopo l'incontro di ieri (lunedì 6 novembre) tra la Fiom-Cgil e l'amministratore delegato Fabrizio Scalzotto.

Personale aumentato prima dei tagli

Lo scorso 20 ottobre, come riportato oggi dal Corriere Bergamo, la società produttrice di biciclette aveva annunciato l'intenzione di tagliare 25 dei 160 dipendenti a tempo indeterminato, di cui la maggior parte impiegati, una ventina, mentre i restanti cinque lavoravano alla produzione, dalla quale sarebbero stati tagliati anche più di trenta interinali. Dopo la bolla nata nel settore durante la pandemia, nel 2020, si era riscontrata subito dopo una contrazione del mercato, per cui dall'espansione anche fisica dello stabilimento e la fabbricazione consistente dei prodotti, si era passati alle due ruote lasciate in massa in magazzino.

Un periodo difficile

Dai 73 dipendenti del 2018, la Bianchi era passata a 114 nel 2020, che erano diventati 135 nel 2021, comprendendo anche gli interinali, e 220 nel 2022. Nel frattempo erano arrivati gli investimenti (quaranta milioni di euro) fatti per creare l'academy, per il rientro della produzione dall'estero dei manubri in carbonio, oltre che la costruzione del complesso con catena di montaggio moderna, servizi attrezzati e magazzino con torre robotica alta trenta metri. Tuttavia, ad agosto il periodo di difficoltà ha portato a un ridimensionamento del personale a 193 lavoratori. Si era quindi arrivati all'anticipazione degli esuberi, ai quali però il sindacato aveva proposto in alternativa la cassa straordinaria o i contratti di solidarietà. Quest'ultima strada, poi, è stata quella scelta dalla Direzione.

Di conseguenza, sono stati salvati sia i 25 posti di lavoro sia quelli dei 33 interinali. Il prossimo giovedì 16 novembre l'azienda presenterà la proposta con numeri e durata dei contratti.