Chiusura

Niente più pane. Il panificio di Premolo chiuderà, ma gli affari «andavano alla grande»

Il sindaco lancia un appello perché il paese non resti senza panetteria. Diego Guerini, attuale proprietario, se ne va per motivi famigliari

Niente più pane. Il panificio di Premolo chiuderà, ma gli affari «andavano alla grande»
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«Siamo una piccola realtà, ma qui c’è tutto. Tre bar, due parrucchiere, la cartoleria, la farmacia, ma a fine agosto chiuderà il minimarket e nel giro di qualche mese anche il panettiere; la chiusura di quest’ultimo ci spaventa». Con queste parole Omar Seghezzi, sindaco di Premolo, si fa portavoce delle preoccupazioni dei suoi cittadini.

Fra qualche mese, con la chiusura del "Panificio Premolese", attività gestita da Diego Guerini e dalla sua famiglia, il paese rischia di rimanere senza pane e panificati. «A due chilometri c’è Ponte Nossa, che non è troppo lontana. Tuttavia, un conto è avere il pane in paese, un conto è doversi mettere sulla strada. Un esempio concreto. Per un’anziana come mia mamma, ma come tanti nella nostra realtà, la spesa si fa in paese. Spostarsi anche solo dei due chilometri necessari per scendere a Ponte Nossa può essere un problema. Inoltre, nel panificio c’era anche un banco freschi e si potevano trovare prodotti di pasticceria».

Per un paesino di montagna, in ingresso alla Val Seriana, avere un panificio aperto in certo significa garantire autonomia, avere pane fresco tutti i giorni e potersi muovere liberamente senza preoccupazioni. A testimoniare l’utilità del servizio, è lo stesso attuale proprietario, Diego Guerini, che sottolinea: «L’attività del panificio va alla grande. Se ce ne andiamo è per motivi personali e famigliari, non certo perché il negozio non funzioni, anzi. Tuttavia, mia mamma ha maturato gli anni per la pensione ed è giusto che si riposi, mia sorella ha due figli e io ho abbracciato progetti diversi. Pertanto, mi risulta difficile portare avanti questa attività che richiede molta passione, sacrifici, ma che ti dà anche tanto». Nuove scelte e nuovi progetti porteranno il panificio premolese a chiudere probabilmente entro ottobre, sicuramente prima della fine del 2022. Diego, originario di Ponte Nossa, fa il panettiere da venticinque anni e da una quindicina è il gestore dell’attività in paese. Il sindaco sottolinea: «Noi siamo molto grati a Diego e a tutta la sua famiglia. Capiamo benissimo le sue necessità. Lui stesso si è detto disponibile a darci una mano per trovare un futuro al forno di Premolo, nell’interesse dei cittadini. Come amministrazione, abbiamo interpellato l’”Associazione del panificatori bergamaschi”, l’Aspan, che ci ha promesso il suo aiuto e sostegno». Il forno di Premolo cuoce pani, pagnotte e derivati da oltre cinquant’anni e, da quando nel 2007 Diego lo ha preso in mano, i clienti ci sono sempre stati. Guerini spiega come sono articolari gli spazi: «Ci sono due forni e due impastatrici con anche una cella di lievitazione. C’è anche un laboratorio completo per la pasticceria. Non mancano i certo tutti gli ingredienti necessari per far andare bene un’attività, che effettivamente funzionava. Ci dispiace tantissimo abbandonare Premolo, ma per noi è impossibile continuare. Per questo, spero che il forno trovi al più presto un nuovo futuro».

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