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Serve un po' di pazienza
Niente Treviva nel 2024: la famosa e apprezzata festa di Treviolo va a giugno 2025
Il sindaco spiega che l'edizione corrente è saltata per problemi di sicurezza, ma i volontari sono già al lavoro per l'anno prossimo
L'edizione 2024 di Treviva, festa che coniuga eventi, dibattiti e soprattutto un'importante proposta musicale a Treviolo, non sarà "recuperata" questo anno solare. Alla notizia, che rattrista i più affezionati, se ne affianca però un'altra: l'edizione 2025 non solo sarà fatta, ma è già in fase di progettazione.
Il sindaco Pasquale Gandolfi sottolinea: «Siamo già al lavoro per la prossima attesissima edizione. Purtroppo per una serie di motivazioni legate in particolar modo alla sicurezza dell'evento non è stato possibile organizzare l'edizione nel 2024. Abbiamo lavorato per proporre la manifestazione a fine estate, ma i mesi estivi non hanno permesso di pianificare l'organizzazione e assicurare la perfetta riuscita di Treviva».
Per godere del clima di festa di Treviva bisogna quindi aspettare il giugno 2025.
Il format
Il format è ormai consolidato per i circa cinquantamila visitatori che, ogni anno, partecipano alle due giornate di eventi, solitamente organizzate durante il secondo weekend di giugno. Il programma prevede concerti, dibattiti e percorsi enogastronomici lungo via Roma, pensati per soddisfare un pubblico di tutte le età: adulti, giovani e bambini.
I nomi
Dalla sua fondazione nel 2015, Treviva rimane ad ingresso gratuito e, grazie al supporto di numerosi sostenitori, non grava sulle casse comunali né sui cittadini. «E continuerà ad essere così», promette Gandolfi. Dopo che sul palco di Treviva si sono esibiti gruppi come gli Eiffel 65, Irene Grandi, Fabrizio Moro, i Gemelli Diversi, Gabry Ponte nel 2022 e Raf nel 2023, quale sarà il prossimo grande nome? Gli organizzatori sono già al lavoro.
Menomale! Speriamo anche basta! Gestita e organizzata male dal punto di vista di afflusso e di eventuali attività necessarie di soccorso che hanno e avrebbero enormi difficoltà logistiche di intervento in caso di necessità per la tante gente presente in zone chiuse e con pochi accessi disponibili, soprattutto nell'area dei main events, ovvero la piazza antistante il comune. Servirebbe il numero chiuso, senza poi contare un paese bloccato completamente per 2 giorni! L'ideale sarebbe fare tutto in un campo fuori dal paese (come tutte le altre feste a grande partecipazione), ma la giunta di Gandolfi non l'ha mai capito!