Federconsumatori sul Green Pass

«Noi dobbiamo dimostrare di essere vaccinati, come mai chi ci eroga i servizi no?»

«Noi dobbiamo dimostrare di essere vaccinati, come mai chi ci eroga i servizi no?»
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In una nota stampa diffusa oggi (mercoledì 11 agosto), Federconsumatori Bergamo nella persona del suo rappresentante, Umberto Dolci, ribadisce la sua posizione favorevole al Green Pass. Lamenta però l'impossibilità di verificare che il personale di locali, ristoranti, palestre e luoghi come ospedali, Rsa e scuole ne siano provvisti. «A quanto pare - scrive Dolci nella mail di accompagnamento - anche a Bergamo c'è chi non ricorda quanto è accaduto a causa del Covid 19 e trova il tempo di porre questioni di presunto leso diritto alla tutela dei propri dati personali, nelle operazioni che dovrebbero aiutarci a contenere la pandemia e tracciare in tempo utile l'insorgere di ulteriori focolai del Virus. In Federconsumatori la pensiamo diversamente e vorremmo fosse chiaro e inequivocabile. Con l'auspicio di fornire un contributo alla limitazione dei danni».

Ecco il testo integrale della lettera:

«Federconsumatori Bergamo vorrebbe che le regole imposte ai Cittadini per contrastare la pandemia di “Covid 19” non fossero a senso unico.

Il dovere di esibire il Certificato attestante l’avvenuta vaccinazione non è contrario ai nostri interessi. È una tutela per noi e per chi, non vaccinato, ha maggiori probabilità di contrarre la malattia: avendo chiaro che i “non vaccinati” non sono soltanto coloro che per proprie convinzioni, paure o libere scelte rifiutano il vaccino ma anche persone che per motivi di salute non possono correre il rischio di subire i possibili effetti collaterali legati alla vaccinazione.

A questo punto si pone una domanda: se i cittadini devono dimostrare di essere vaccinati o, almeno, presentare un tampone non più datato di 48 ore per potere entrare in un ristorante, in un ospedale, in Casa di riposo a visitare i propri cari, a scuola, ecc…. Perché non hanno anche il diritto di sapere se chi nel ristorante lavora, se chi in Ospedale o in RSA opera, se chi sarà in aula con i propri figli è vaccinato?

Forse qualcuno garantisce che il mantenimento delle distanze e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza sono sempre rispettati? Qualcuno assicura che nei luoghi all’aperto le persone che si ammassano sono immuni e non contagiose? A uguali Doveri dovrebbero corrispondere uguali Diritti: ossia sapere in che mani ci mettiamo.

Ancora una volta le regole sono tante e forse troppe, ma mancano disposizioni chiare su chi deve fare cosa e chi deve vigilare e intervenire per fare rispettare le norme. Questo modo di diffondere Leggi, Decreti, Circolari, Disposizioni di estrema importanza le rende poco credibili dando voce a chi non le vuole rispettare.

In ogni caso a prescindere dalle imposizioni, visti gli effetti della pandemia tuttora in corso, l’ultimo dei problemi dovrebbe essere la preoccupazione di vaccinarsi ed esibire la Certificazione Verde Covid-19 sostenuta dal nostro documento d’identità».

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