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«Notte da incubo» al Villaggio degli Sposi a causa dell'aeroporto: «Ultimo sorvolo alle 4.00»

Il Comitato Ambiente e Salute lamenta: «Basta un filo di vento per invertire la rotta». Troppo rumore e paura per le abitazioni

«Notte da incubo» al Villaggio degli Sposi a causa dell'aeroporto: «Ultimo sorvolo alle 4.00»
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Questa notte, quella fra martedì 9 e mercoledì 10 maggio, è stata «una notte da incubo per molti cittadini». È questo che lamenta il Comitato Ambiente e Salute San Tomaso de’ Calvi "per il Villaggio aps", che aggiunge: «Gli atterraggi provenienti da Ovest, verso il Caravaggio, sono passati a bassa quota sopra i tetti di migliaia di persone in città e hanno determinato una nottata terribile per molti cittadini. Si sono protratti fino a notte inoltrata con l’ultimo sorvolo alle ore 04.00».

Un filo di vento e si inverte rotta

A dare fastidio è il rumore dei mezzi quando,  in determinate condizioni metereologiche, viene deciso di cambiare direzione di atterraggio. Spiegano: «Basta un filo di vento per invertire la rotta. Vedere un aereo che ti viene incontro e che si avvicina così tanto ai tetti delle case inquieta molto, e fa paura. Interi quartieri che non hanno mai avuto problemi di rumore sono trascinati in questa area penalizzata perché sotto la linea degli atterraggi».

Paura per sicurezza e salute

Fastidio quindi, ma anche tanta preoccupazione, sia in termini di sicurezza, sia di salute: «L'Oms ha stabilito che oltre i 45 decibel si possono causare danni alla salute, inoltre esiste una fascia protetta del sonno durante la quale non è possibile creare schiamazzi, e se qualche locale si permette di farlo è passibile di multa se non addirittura di chiusura. Ci chiediamo perché questo non avvenga anche per l’aeroporto (a maggior ragione quando in innumerevoli aeroporti europei  sono vietati atterraggi e decolli notturni). Forse che il sonno degli abitanti a sud di Bergamo vale meno di quello nel resto della città?».

Un impoverimento per tutti

Lo sguardo lungo del comitato aggiunge poi un'ulteriore preoccupazione, legato a una perdita di valore delle abitazioni dei quartieri che subiscono gli effetti dell'aeroporto, «perché poco attrattivi. Gli abitanti si impoveriscono non solo nel loro patrimonio personale ma anche per l’evoluzione negativa del quartiere in cui vivono, quartiere che diventa sempre più povero. Costi che gli abitanti di Bergamo pagano di tasca propria. Oltre al danno anche la beffa!».

 

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