Bergamo, ecco come sarà la nuova Gamec al Palazzetto (foto)
Il progetto prevede la ristrutturazione dell'edificio sportivo per accogliere il museo di arte moderna e contemporanea. Via ai lavori in primavera
A trentuno anni dalla sua nascita, la Gamec ha trovato nuova casa: ad accogliere il museo di arte moderna e contemporanea di Bergamo sarà il Palazzetto dello Sport di via Pitentino.
La struttura sarà rifunzionalizzata tramite un ambizioso piano urbanistico realizzato dal Comune. Contemporaneamente il ruolo di struttura sportiva sarà trasferito al Palazzo dello Sport - che sorgerà al posto del Palacreberg - e all'Arena in fase di realizzazione nel nuovo complesso Chorus Life.
Nel progetto esecutivo appena approvato dalla giunta comunale non sono previste demolizioni radicali e si conferma il mantenimento dell'attuale forma dell'impianto sportivo, oltre che l'ingresso verso piazzale Oberdan. L'inizio del cantiere è previsto dopo la chiusura della prossima stagione sportiva, attorno alla fine della primavera.
Conclusa la progettazione esecutiva - firmata dai progettisti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, dello studio C+S Architects, vincitori del Premio Architetto Italiano 2022 - ora tocca alle procedure di gara europea previste dalle norme e infine l'assegnazione dei lavori.
Il progetto della nuova Gamec
Saranno demolite le tribune e realizzata all'interno del Palazzetto dello Sport una grande "lanterna" - che conterrà la parte espositiva - attraverso la realizzazione di solai intermedi e sfruttando l'altezza dell'attuale campo di gioco. Previsti anche un ristorante, un bar, un bookshop e tutti i servizi funzionali a una galleria d'arte. La superficie complessiva quasi triplicherà: dagli attuali 2.200 metri quadrati a poco meno di seimila.
Il progetto trasformerà quindi l'attuale avancorpo, mantenendone il sedime e abbassandolo in altezza, in modo da costruire un portale che consenta allo spazio pubblico di "fluire" all'interno dell'edificio. Si creerà così il foyer del museo, una vera e propria piazza coperta interna a tutta altezza, uno spazio aperto disegnata da sedute, una fontana a giochi d'acqua e piccoli gazebo commerciali.
L'area espositiva non sarà limitata alla lanterna, bensì inizierà già dal piano terreno. Il foyer è infatti pensato come spazio multifunzionale attrezzato per esposizioni di opere di grandi dimensioni. Questo spazio ospiterà, inoltre, il bookshop e le salette didattiche informali per un pubblico più giovane. In posizione opposta all'ingresso saranno collocati gli uffici del museo e uno spazio commerciale che si affaccerà verso quello che è destinato a divenire lo studentato dell'area Montelungo-Colleoni.
Uno scalone centrale scaverà l’ingresso al museo al primo e secondo livello con la galleria per esposizioni permanenti, ricavata, questa, all’interno del volume opalino Museo permanente e galleria temporanea saranno comunque accessibili in modo separato per non ostacolare l’accesso al museo permanente durante l’allestimento delle mostre temporanee. Scale di sicurezza e ascensori posizionati simmetricamente completeranno il sistema di accessibilità e vie di fuga.
All'ultimo piano è stato necessario ridurre il volume per l’impossibilità di costruire in adiacenza al passaggio del torrente Morla. È stato pertanto ricavato un volume leggero che ospiterà un ristorante panoramico, accessibile dall’esterno anche quando il museo è chiuso. Il nuovo volume seguirà le linee di confine edificatorio lasciando il resto dello spazio a una terrazza panoramica in copertura in grado di offrire un punto di vista nuovo su Bergamo.