Davanti alla Procura

«Nuovo Palasport scippo di denaro pubblico»: Zaffanella annuncia uno sciopero della fame

Protesta sui costi di realizzazione aumentati a 13,5 milioni di euro. Obiettivo: «Sensibilizzare l'opinione pubblica e le Istituzioni»

«Nuovo Palasport scippo di denaro pubblico»: Zaffanella annuncia uno sciopero della fame
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Il nuovo Palazzetto dello Sport è uno «scippo di denaro pubblico». L'accusa arriva da Orio Zaffanella, presidente dell'Associazione apartitica di cittadini “Mordilavita” (nonché candidato sindaco di Bergamo), che ha annunciato uno sciopero della fame a oltranza a partire dalle 11 di domenica 29 ottobre, di fronte alla Procura di Bergamo in Piazza Dante.

L'obiettivo è «scongiurare, in ordine alla vicenda, le improvvide decisioni prese dalla maggioranza di governo cittadino, sensibilizzare l'opinione pubblica e le Istituzioni cointeressate, già destinatarie delle denuncia protocollate (Anac e Corte dei Conti in data 3 aprile 2023 e Procura della Repubblica di Bergamo in data 24 maggio 2023)».

Costi aumentati: «Lo scippo è triplicato»

Il tema è l'aumento dei costi del nuovo Palazzetto: dai 9,3 milioni di euro dello studio di fattibilità, infatti, si è passati ai 13,5 del progetto definitivo, per cui si sono dovuti recuperare altri 2,2 milioni di euro. «A fronte di un costo zero, il nuovo Palazzetto dello Sport peserà sulle tasche dei cittadini per 5,5 milioni di euro. Con l'abbattimento del Palacreberg per far spazio al Palazzetto - ha sottolineato Zaffanella - si è verificato un danno erariale complessivo di circa venticinque milioni di euro».

Zaffanella lo spiega dettagliatamente in un lungo documento. «Comune di Bergamo e Chorus Life Spa, nel novembre 2022, si accordano per la costruzione della "Palestra pubblica", proprio in quella localizzazione e previo l'inusitato e incomprensibile smantellamento del Teatro Creberg fino a oggi funzionante. Una parte dei costi di costruzione sarà a carico del Comune di Bergamo, che dovrà pure accollarsi un milione per l'abbattimento della struttura esistente e uno per la bonifica dell'area. Per un totale di 7,5 milioni di euro circa di esborso da parte del Comune di Bergamo».

«Qui ricordiamo - aggiunge - che la palestra comunale prevista dall'AdP originario all'interno del Chorus Life era totalmente a spese del privato e sarebbe stata di proprietà pubblica. Un'operazione per il Comune di Bergamo a costo zero. Lo "scippo" alla città di Bergamo prima raddoppia (via il Palazzetto dello Sport, via la Palestra comunale) e poi triplica (via anche il Palacreberg)».

Commenti
Matteo

Ha perfettamente ragione. Noi cittadini, bergamaschi, lombardi, ITALIANI tutti insieme, non siamo nuovi a questo genere di furti "legalizzati", quella definizione di mal comune mezzo gaudio, è così che avviene nelle amministrazioni locali, comunali, provinciali, regionali, governative: l'uomo prova maggiore sollievo ad affrontare situazioni problematiche in compagnia di altre persone, dividendo così il peso della difficoltà, e racimolando da tutti un poco per non gravare la responsabilità sui responsabili.

Marco

Vogliamo ricordare che della necessità di una nuova sede GAMEC si iniziò a parlare una dozzina di anni fa, perché all’epoca sembrava che all’Accademia Carrara servissero nuovi spazi in via S.Tomaso, e gli ambienti della GAMEC prospicente erano perfetti? Poi i fatti noti: l’iniziale offerta di UBI (accolta dalla vecchia amministrazione ma declinata da quella nuova neoeletta) e tutto ciò che ha fatto seguito fino ad oggi, con l’abbattimento del Teatro Creberg e la progettata edificazione di un nuovo Palasport. Domanda impertinente: ma all’Accademia Carrara serve ancora l’edificio in via S.Tomaso dell’attuale GAMEC? (da voci di corridoio – chiacchiere da bar, per carità! - sembra di no; e comunque non se ne parla più da anni). Ma, allora …..?

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