Nuovo radiofaro in aeroporto, Gori risponde ai dubbi delle opposizioni: «Ragioni di sicurezza»
L'antenna non piace alle opposizioni, che temono che l’intervento sia più legato alla volontà di agevolare un ulteriore sviluppo del traffico aereo
Il radiofaro presente oggi nell’aeroporto di Orio al Serio non è superato dal punto di vista funzionale, ma un nuovo VOR sarebbe certamente più efficiente. Inoltre, l’attuale posizione del radiofaro nello scalo interferisce con la via di rullaggio, già prevista dal piano di sviluppo aeroportuale, che verrà realizzata per evitare che gli aerei attraversino la pista di volo.
Sono parte delle ragioni che hanno spinto il consiglio comunale ad approvare la delibera per l’installazione di un nuovo radiofaro VOR nelle vicinanze del quartiere di Colognola, che comporterebbe il taglio di circa 600 alberi. A metterle nero su bianco è stato il sindaco Giorgio Gori rispondendo a un’interrogazione presentata in modo unitario da tutti i gruppi politici dell’opposizione.
Le associazioni ambientaliste e le minoranze in consiglio si chiedevano se l’intervento fosse davvero legato alla sicurezza, oppure fosse una soluzione per spianare la strada a un ulteriore sviluppo dell’aeroporto e del traffico aereo. Tanto che nel documento depositato in Comune è presente la domanda specifica: «Tale scelta è stata presa in previsione di un possibile aumento dei voli?».
«In quanto semplice radioassistenza – si legge nella risposta di Gori – un impianto VOR non è in grado di produrre un aumento o diminuzione del numero di voli, le cui variazione sono modulate da fattori ben differenti».
La presenza del VOR, quindi, sarebbe determinante solo per «garantire la continuità operativa dello scalo, ottimizzando l’impiego delle procedure di partenza e di arrivo e standardizzando le rotte di volo in allontanamento e in avvicinamento».
I gruppi d’opposizione, nel chiedere se l’Amministrazione non intendesse valutare nuovamente il posizionamento dell’antenna viste le preoccupazioni dei residenti e delle associazioni ambientaliste, evidenziavano anche la presenza di tecnologie alternative a quella prevista.
«In America e Cina il sistema dei VOR è stato definitivamente sostituito – è scritto nell’interpellanza -. In Europa l’utilizzo sta andando sempre più scemando a causa della loro obsolescenza. Da quanto emerso con alcuni esperti del settore risulta che la media degli scarti in gradi tra VOR e pista nei principali aeroporti italiani sia ben superiore rispetto ai 4 gradi dell’aeroporto bergamasco».
Dopo aver analizzato le altre tipologie di radioassistenze, il loro utilizzo da parte degli aeromobili e il modo in cui interagiscono con le altre strutture e apparecchiature di bordo però, per il sindaco di Bergamo, il futuro radiofaro risulta «necessario, essendo tutt’ora utilizzato per le rotte di partenza, arrivo, per i percorsi di riattaccata e per gli avvicinamenti in assenza di procedure ILS o RNP».
«L’aeroporto ha sempre operato in condizioni di massima sicurezza – conclude Giorgio Gori – utilizzando sistemi e impianti di navigazione integrati e ridondanti tra loro, anche grazie all’impiego del VOR che costituisce un elemento del sistema di radio-radar guida».