Nuovo supermercato a Torre Boldone (dove c'è un prato), anche Confesercenti non ci sta
Il progetto prevede la realizzazione della struttura commerciale in un terreno in precedenza adibito a verde sportivo
Non si placano le critiche al progetto per il nuovo supermercato di Torre Boldone: il terreno destinato alla costruzione si trova in zona Poste, all’incrocio con via Don Luigi Palazzolo e il Palazzetto dello Sport e la novità è stata comunicata in Consiglio comunale lo scorso 31 gennaio, suscitando le proteste della minoranza "Abitare Torre Boldone".
Secondo quanto spiegato nel corso della riunione, il proprietario privato (metà dell’area è comunale) ha richiesto di poter edificare un capannone di circa duemila metri quadrati con relativo ampio parcheggio, adibito a supermercato.
«Una proposta che sbalordisce»
Adesso è arrivato anche il commento di Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo: «Apprendiamo dalla stampa locale del possibile nuovo insediamento di un supermercato a Torre Boldone, una proposta che sbalordisce non tenendo conto delle caratteristiche del servizio commerciale esistente, caratterizzato da un’offerta già a nostro parere satura se pensiamo che, nell’arco di cinque minuti in auto, troviamo un gran numero di altri punti vendita di medie dimensioni, sia verso il Comune di Ranica che in direzione Bergamo».
Una serie di osservazioni fatte dalla stessa opposizione in Comune, che aveva anche ravvisato i possibili problemi per la viabilità, oltre che per gli altri esercizi commerciali e il consumo di suolo. «Auspichiamo - ha continuato Caselli - che durante l’iter di valutazione ci possano essere occasioni di confronto con l’Amministrazione comunale di Torre Boldone, che forse non considera la necessità di tutelare gli investimenti di altri operatori presenti sul territorio, piccole e medie imprese del bacino di riferimento, nonché gli operatori su area pubblica del mercato del mercoledì, dunque l’occupazione esistente».
Le critiche delle opposizioni
«Ricordiamo come quell’appezzamento di terreno fosse precedentemente stato adibito a verde sportivo - avevano dichiarato i membri della minoranza una volta appresa la notizia -. Una caratterizzazione ben più in linea con la sua posizione e il suo senso complessivo all’interno del tessuto del territorio comunale. C’è una soluzione alternativa? Secondo noi sì. Costruire, solo in caso serva, in un luogo più adatto e, con gli oneri raccolti, realizzare un rinnovato spazio verde sportivo nel cuore del nostro paese».