e poi?

«Oggi restano solo incertezze»: l'amaro post dei gestori del Polaresco, che chiude lunedì

Rete Doc, neanche troppo tra le righe, si toglie qualche sassolino dalle scarpe con il Comune: «Speravamo in una transizione ordinata»

«Oggi restano solo incertezze»: l'amaro post dei gestori del Polaresco, che chiude lunedì
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«Si chiude un ciclo. Restano domande sul futuro»: così si intitola il post diffuso dal profilo Instagram di Spazio Polaresco di Bergamo e firmato da Rete Doc, i gestori dello spazio giovanile, o meglio, gli ex gestori, dato che lo spazio serrerà i battenti lunedì prossimo, il 30 giugno, e riaprirà solo dopo una riqualificazione e poi assegnazione tramite bando.

Dal post traspare da un lato l'amarezza di andarsene e l'orgoglio di quanto costruito in questi anni; dall'altro, pare che i gestori abbiano deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

Il rischio di perdere quanto costruito

Nel post viene spiegato che, come chiesto dal Comune, inizierà il processo di disallestimento degli spazi interni ed esterni. Viene anche sottolineato il piacere di aver ricevuto, nel corso di questi giorni in cui si è diffusa la notizia, molti messaggi di ringraziamento per il lavoro fatto negli anni.

Proprio nel merito di questo, arriva la nota dolente: «Oggi temiamo che quanto costruito – relazioni, progetti, comunità, opportunità per i giovani – venga disperso. Non è solo un cambio di gestione: c'è il rischio concreto che Bergamo resti senza un luogo pubblico fondamentale».

 

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Un post condiviso da Spazio Polaresco (@spazio_polaresco)

Sottolineano valorizzando il percorso di cambiamento iniziato: «Abbiamo restituito alla collettività uno spazio percepito a lungo come insicuro e privo di identità, trasformandolo in un punto di riferimento vivo, inclusivo, aperto a tutti e tutte. Un luogo che è stato "casa" iniziative culturali, sociali, per molte aggregative e sportive».

I momenti difficili del Covid

Il tutto, in un contesto non sempre facile. Rete Doc ricorda infatti il duro momento della pandemia e di come la collaborazione con l'amministrazione sia stata costante. Citano per esempio il caso della «rimozione del bar con cucina per far posto a uno studio medico nel periodo del Covid», una scelta che «ha inciso duramente sull'equilibrio all'interno del progetto».

La critica

E se già su questo punto si percepisce una velata critica al Comune, le frasi finali confermano una diversità di vedute: «Avevamo interpretato la proroga di sei mesi richiesta a novembre scorso come un modo per garantire una transizione ordinata: lavori in partenza a luglio, pubblicazione del nuovo bando in tempi utili, riapertura in autunno. Una continuità operativa, con o senza di noi».

Le tempistiche invece, secondo quanto dichiarato dall'assessora alle Politiche Giovanili Marzia Marchesi, parlano di una riapertura nei primi mesi del 2026. Da qui la constatazione amara: «Speravamo in una transizione ordinata, oggi invece restano incertezze».

Commenti
Pantani il pirata

Giunta di BG.....come sempre incompetenti

RC

Brutta storia. Spero che si risolva nel migliore dei modi, il Polaresco è di chi l'ha costruito, non va svenduto

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