non una ricorrenza

«Ogni giorno è il 25 novembre: educhiamo al rispetto»: cartolina digitale contro la violenza

Iniziativa del Consiglio delle donne di Bergamo

«Ogni giorno è il 25 novembre: educhiamo al rispetto»: cartolina digitale contro la violenza

«Ogni giorno è il 25 novembre». È il messaggio al centro della cartolina digitale diffusa oggi (lunedì 24 novembre) dal Consiglio delle donne di Bergamo. Una frase, breve sì, ma che arriva dritta dove deve arrivare: ricordare che la violenza contro le donne non è un tema da affrontare una volta all’anno, ma ogni giorno, in ogni contesto.

Per tutti i giorni 

Per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Consiglio delle donne di Bergamo ha scelto di diffondere una cartolina digitale che ricorda a tutti che la lotta alla violenza non può essere confinata a una ricorrenza. Il messaggio al centro dell’immagine parla chiaro: «Ogni giorno è il 25 novembre: educhiamo al rispetto». Una frase pensata per trasformare ciò che spesso viene vissuto come una commemorazione in un impegno quotidiano, capace di agire sulle radici culturali della violenza.

L’immagine è composta da quattro figure stilizzate (tre donne e un uomo) che sostengono un grande megafono bianco con il motto al centro.

Un motto ben pensato

Come spiegano le stesse autrici della cartolina, il motto è stato pensato per superare la visione del 25 novembre come mera commemorazione, trasformandola in un impegno sistemico e quotidiano. La violenza è un problema costante, che si manifesta 365 giorni all’anno, e può essere sconfitta solo se l’impegno per il rispetto e l’uguaglianza non conosce interruzioni.

La prima frase che compare in locandina, «Ogni giorno è il 25 novembre» focalizza l’attenzione sulla dimensione sistemica e spesso invisibile della violenza subdola, che si annida in comportamenti, parole e dinamiche di potere quotidiane (violenza verbale, fisica, psicologica, economica, di controllo).

La seconda frase, «Educhiamo al rispetto», agisce invece sulle radici culturali. Il rispetto è l’antidoto diretto alla cultura della discriminazione e implica insegnare l’uguaglianza, il valore della diversità, il consenso e la risoluzione pacifica dei conflitti.

La voce delle donne 

«Desideriamo sottolineare l’importanza di una responsabilità collettiva che coinvolga cittadine e cittadini, famiglie, scuole, istituzioni, associazioni, media e aziende. Ognuno ha il dovere di intervenire e promuovere il rispetto nella propria sfera d’azione – scrive Viviana Milesi presidente del Consiglio delle donne Bergamo -. Il 25 novembre segna anche l’inizio della campagna “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” lanciata nel 1991 e sostenuta dalle Nazioni Unite, che si conclude il 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani. Questa iniziativa evidenzia come la violenza contro le donne sia una chiara violazione dei diritti umani».

Perché una cartolina digitale

Il tema dell’educazione rimane cruciale. Quest’anno, Un Women, Ente delle Nazioni Unite, si concentra sulla lotta contro la violenza digitale, una delle forme di abuso in più rapida evoluzione. A questo proposito, il gruppo di donne ritiene particolarmente significativi i seguenti slogan: “La violenza digitale è violenza reale”, “#noexcuse per l’abuso online” e “L’odio online fa male offline”.

«Il Consiglio delle donne prosegue il proprio lavoro di impegno sul territorio per promuovere azioni positive e rimuovere gli ostacoli alle pari opportunità. Continueremo a creare occasioni di riflessione e dibattito, convinte che questa sia la strada principale per costruire una cultura del rispetto», conclude la presidente.