Operatori sanitari non ancora vaccinati: a Bergamo inviate 2.700 lettere di sollecito
Se le risposte saranno incomplete, l’Ats segnalerà i nominativi agli ordini professionali chiedendo la sospensione dal posto di lavoro
Sono 2.700 gli operatori sanitari che in provincia di Bergamo non si sono vaccinati. Ma si tratta di un’esenzione lecita, ad esempio dovuta ad allergie, oppure no? È a questa domanda che l’Ats di Bergamo vuole avere risposta, nel più breve tempo possibile.
Ognuno degli operatori sanitari ha ricevuto o sta per ricevere, come spiega Corriere Bergamo, un sollecito. Se anche a questo documento (che arriva dopo una prima lettera di chiarimento) forniranno una risposta incompleta o non soddisfacente allora l’Ats segnalerà i nominativi agli ordini professionali chiedendo la sospensione dal posto di lavoro.
L’obbligo vaccinale riguarda gli operatori sanitari nell’interpretazione più ampia del termine: medici, infermieri, tecnici di radiologia, dentisti, biologici, farmacisti, psicologi, veterinari, biologi.
Anche in virtù del fatto che il Tar di Brescia ha respinto il ricorso presentato da circa 300 professionisti delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova contro l’obbligo vaccinale.
Già a giugno gli uffici di via Galliccioli avevano eseguito una prima ricognizione, sulla base dei nominativi arrivati da Regione Lombardia. Al momento non sarebbero state inviate segnalazioni riguardanti eventuali sospensioni.