Operazione "Strade sicure", a Bergamo aumentano i militari a presidio della città
Il Governo porta da 15 a 25 i soldati presenti in totale nel capoluogo orobico, per garantire controllo e prevenzione
A Bergamo quest'anno arriveranno rinforzi per i militari impegnati nell'operazione "Strade sicure" in città.
Al gruppo di quindici soldati già operativi, infatti, se ne andranno ad aggiungere un'altra decina, portando gli effettivi a venticinque. Ad annunciare la novità è stato oggi (venerdì 19 gennaio) il gruppo dei parlamentari della Lega, con la deputata bergamasca Rebecca Frassini.
Altri militari in città
«In tutto sono 1.400 militari in più su tutto il territorio nazionale, per garantire la sicurezza sulle strade ai cittadini - ha annunciato la parlamentare del Carroccio -. Continua così l'impegno del Governo e del Viminale, dopo il potenziamento delle assunzioni degli organici delle forze di Polizia e la ragguardevole cifra di 1,5 miliardi, stanziata nella Legge di bilancio, per il rinnovo del contratto del comparto sicurezza e difesa».
I soldati saranno tutti destinati quindi al contingente dell'operazione dell'Esercito Strade sicure, per un totale di 6.800 a presidio di tutto il
territorio nazionale. Anche il capoluogo andrà appunto a beneficiare di questo provvedimento, dopo che l'Esercito aveva affiancato le forze dell'ordine in seguito alla richiesta dei consiglieri comunali del partito e il via libera da Palazzo Frizzoni, un risultato che i leghisti definiscono come «una vera svolta rispetto al passato».
Obiettivi controllo e prevenzione
«Dopo anni di tagli dei governi di sinistra - ha continuato la deputata membro della Commissione bilancio alla Camera - un nuovo impegno mantenuto dalla Lega al Governo. Con Salvini ministro dell’Interno a Bergamo avevamo incrementato il numero degli agenti delle forze dell’ordine sul territorio, dopo trent’anni di immobilismo. Adesso, dal governo di centrodestra sono arrivati anche ulteriori militari per controllo e prevenzione. La sicurezza per noi garantisce coesione sociale, convivenza civile e difesa del senso di comunità».