Braccio di ferro

Orfani ucraini accolti in Bergamasca, la speranza è appesa a un filo. Ma la Valle ci crede

La Prefettura esaminerà le tante richieste di protezione internazionale, poi ci sarà la decisione definitiva del Tribunale dei minori

Orfani ucraini accolti in Bergamasca, la speranza è appesa a un filo. Ma la Valle ci crede
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di Paolo Aresi

La Valle è ancora in attesa. Ancora la gente di Rota Imagna, di Bedulita e di tutta la zona (ma anche di Pontida) aspetta che arrivi una risposta definitiva per quanto riguarda i prossimi mesi della vita degli orfani, che nel marzo del 2022 fuggirono dall’Ucraina in fiamme e approdarono in Bergamasca. Centoventi ragazzini in fuga, accompagnati da alcuni loro educatori.

Il Tribunale dei minori di Brescia, nel luglio scorso, su sollecitazione del consolato generale di Ucraina in Italia, dopo avere ascoltato i tutori e molti ragazzi, aveva deciso per il rimpatrio degli orfani, ma poi alla vigilia di Ferragosto, un nuovo, clamoroso intervento: il provvedimento veniva sospeso in considerazione degli ultimi fatti, in particolare per via della richiesta di protezione internazionale che i tutori avevano avanzato per tanti minori, precisamente per trentaquattro dei sessanta ragazzi ancora presenti in terra orobica.

Il numero di richieste è poi andato aumentando in questi giorni. Si sono opposte al rimpatrio anche organizzazioni internazionali come Unhcr (agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati) e Unicef (l’agenzia delle Nazioni Unite per la protezione dell’infanzia).

Il ritorno nel paese slavo era previsto per il 16 agosto, ma in extremis, il 14, dopo il nuovo provvedimento del Tribunale dei minori, la questura ha bloccato le procedure.

Ora si attendono ulteriori sviluppi perché (...)

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Commenti
gianluigi

Ma vi rendete conto, del paradosso. Diamo armi, denaro all' Ucraina, armiamo il loro esercito, per far si, che questa guerra, continui incessantemente. Il nostro governo, è il colpevole. Dobbiamo smettere, di dare armi a questo paese. Devono mettersi ad un tavolo, parlare, abbassare un poco le arie. Che vada signor ZELENSKY, a combattere, a morire per la sua patria. NO, LUI, se ne guarda bene. La sua famiglia, è al sicuro, da qualche parte. Questi orfani, di cui sopra, sono frutto, dell'ignoranza di tutte queste persone. Orgogliose, ma soprattutto, ignoranti!!!!!!!

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