Il distacco

Orfani ucraini, rimpatrio l'1 agosto? Le famiglie bergamasche chiedono più tempo

Il rimpatrio nel Paese d'origine, al contrario delle ipotesi iniziali che lo prevedevano dopo Ferragosto, potrebbe avvenire molto prima

Orfani ucraini, rimpatrio l'1 agosto? Le famiglie bergamasche chiedono più tempo
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In seguito alla notifica del decreto di rimpatrio degli orfani ucraini ospitati dal marzo 2022 in alcuni Comuni della Bergamasca da parte del Tribunale dei minori, inizia a circolare anche una data "ufficiosa" per il loro ritorno nel Paese d'origine.

Forse anticipato il rientro

Dopo che sabato scorso (27 luglio) si era riportato che, con molta probabilità, la partenza sarebbe avvenuta dopo Ferragosto, così da dare il tempo a bambini e ragazzi di elaborare il distacco dalle famiglie italiane con cui hanno convissuto fino ad adesso, pare che invece questo momento verrà anticipato.

Secondo quanto reso noto da Michela Noris, che rappresenta le famiglie che da tempo ospitano nelle proprie case i minori (ora alla casa d'accoglienza Stella Mattutina di Rota Imagna), il rientro sarebbe stato invece pianificato per l'1 agosto.

L'appello delle famiglie bergamasche

Una data che però, per il momento, non sarebbe stata confermata ufficialmente e potrebbe essere anche solo un'ipotesi. Ma, se fosse confermata, ai tutori bergamaschi dei ragazzi non darebbe il tempo di salutare i piccoli come si deve. Un distacco che quindi, per le famiglie che li hanno in pratica adottati in questo periodo in cui sono rimasti in Italia, potrebbe risultare troppo brusco per entrambe le parti.

«Con immenso sconforto - ha commentato Noris - abbiamo appreso della decisione del Tribunale dei minori di Brescia di dare seguito al rimpatrio dei ragazzi, nonostante le scarse certezze riguardo la destinazione finale. Ora veniamo a sapere in modo ufficioso che la partenza è forse pianificata per giovedì primo agosto. Questo non ci permetterebbe nemmeno di salutarli come meritano, lasciandoli con il tremendo dubbio che li abbiamo già dimenticati. Speriamo che qualcosa si muova e ci venga almeno concesso un saluto, che ci permetta un’ultima volta di dirgli quanto rimarranno nei nostri cuori».

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