Orti Nuovi a Bergamo: si è entrati nella fase costruttiva, consegna nel 2026 confermata
La riqualificazione dell'ex convento delle Canossiane prosegue in questo 2025 «con determinazione e senza alcun rallentamento»
L'inizio del nuovo anno è un momento anche per fare il punto sullo stato di alcune importanti opere in corso a Bergamo. Tra queste, spiccano gli Orti Nuovi, situati nell'ex complesso delle Canossiane, un progetto che continua «con determinazione e senza alcun rallentamento», come sottolineano soci e promotori dell'iniziativa.
Obiettivo confermato
Viene confermato quindi l'obiettivo di consegnare i 62 appartamenti di lusso con giardini privati, spazi di coworking e uffici entro la fine del 2026. Questa iniziativa rappresenta una delle più importanti operazioni di rigenerazione urbana di Bergamo.
Con il completamento delle opere di scavo, demolizione e strutture provvisionali, realizzate grazie alla collaborazione con l'impresa Vitali Spa, il progetto è ora entrato nella fase costruttiva: il General contractor Racco Costruzioni ha già avviato le opere di fondazione e installato la prima gru, segnando un ulteriore passo avanti verso la realizzazione del cantiere.
«Progetto ambizioso e ben strutturato»
Riccardo Ricci, Ceo della società proprietaria del compendio denominata Bg.Re srl., ha dichiarato: «La rigenerazione dell'ex complesso delle Canossiane è un progetto ambizioso e ben strutturato, che prosegue con la stessa solidità e visione che lo hanno caratterizzato fin dall'inizio. Grazie alla nuova governance, stiamo garantendo trasparenza e continuità operativa, sostenuti da soci di grande esperienza e solidità finanziaria».
Tra i promotori dell'iniziativa figurano soci come Supernova, Fri-El Green Power S.p.A. e Taconic Capital, che confermano il loro impegno nel portare avanti un progetto che combina tradizione e innovazione. La società ribadisce inoltre «l'estraneità a qualsiasi veicolo riconducibile a René Benko o al gruppo Signa, recentemente oggetto di notizie relative a difficoltà finanziarie».
il Ceo Riccardo Ricci
L'architetto Gabriella Di Pascale
«Una grande opportunità»
Gabriella Di Pascale, architetto e project manager, ha aggiunto: «Questo progetto rappresenta una grande opportunità per Bergamo. Non solo stiamo recuperando un nucleo storico di pregio, ma stiamo creando un modello abitativo che unisce bellezza, sostenibilità e innovazione. Con il rispetto del cronoprogramma, ci avviciniamo sempre di più alla consegna delle residenze entro il 2026».
Lele, sì è così. Pensa però a quanto costa recuperare vecchi fabbricati e portarli a essere efficienti dal punto di vista energetico. Sono comunque spese non compatibili con edilizia a buon mercato. L'alternativa sarebbe abbandonare i vecchi edifici alla naturale distruzione da parte del tempo, e dopo... costruirci ancora case per ricchi, vista la zona centrale (borgo storico centrale, in collina). Le case a prezzo contenuto non possono che essere nuove, e in zone non troppo costose (parlo di costo dell'area); oppure vecchie case in condizioni pietose, che di solito gli italiani giustamente non vogliono. Nessuno può permettersi di lavorare in perdita, neanche il settore pubblico.
No non per ricchi ma x stra ricchi , poi il borgo si svuota...
Altre case per ricchi, insomma.