Orgoglio

«Osio Sotto è diventato il comune a semafori zero, restano solo quelli a chiamata»

Paganini: «Oggi gli unici esistenti sono a chiamata, rotatorie al posto degli incroci». Il potenziamento dei parcheggi e delle ciclabili

«Osio Sotto è diventato il comune a semafori zero, restano solo quelli a chiamata»
Pubblicato:

di Camilla Amendola

Nell’ultimo Consiglio comunale di Osio Sotto è stata adottata la variante generale al Pgt. Le novità hanno riguardato principalmente la conservazione dell’esistente e la tutela del verde, sia dal punto di vista ambientale, come i territori del Brembo, sia da quello urbano, all’interno del centro cittadino.

La giunta si è posta, quindi, dei nuovi obiettivi da raggiungere attraverso l’approvazione di un nuovo piano attuativo.

Tra questi, troviamo la sostenibilità ambientale e paesaggistica, la funzionalità urbanistica, il recupero e l’integrazione con gli elementi e con il paesaggio agricolo e naturalistico nelle frange perimetriche e la formazione di una trama continua di aree verdi e cura degli spazi aperti che hanno trovato realizzazione nel Pgt, come spiegato da Fabio Paganini: «Lo vediamo nella realizzazione del parco Diaz, della piazza Papa Giovanni, nel parco di via Vespucci e nella cura dedicata alle aree verdi negli ultimi anni e, speriamo, anche nei prossimo».

Il vicesindaco di Osio Sotto, Fabio Paganini

Per quanto riguarda, invece, gli obiettivi infrastrutturali il vicesindaco ha invece ricordato: «Il completamento del progetto “Comune semafori zero”. Oggi a Osio Sotto gli unici semafori esistenti sono quelli a chiamata, nessun altro incrocio è regolato con semafori. Specifica attenzione è stata dedicata al nucleo di antica formazione. Collaterale al Pgt, verrà redatto un documento di valutazione delle vie attorno ai nuclei di antica formazione, con uno studio specifico, attuato anche in altri comuni, dei profili del tratto urbano esistente e degli immobili già esistenti, che consentano un recupero della storicità apprezzabile anche dalla pubblica via» (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 16 novembre, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali