Il caso

All'ospedale di Treviglio «un disco registrato fa prenotare solo visite urgenti»: la questione in Consiglio comunale

La consigliera d'opposizione del Pd Matilde Tura chiede spiegazioni. La struttura: «Chiamando il numero regionale, o parlando di persona, invece si può»

All'ospedale di Treviglio «un disco registrato fa prenotare solo visite urgenti»: la questione in Consiglio comunale
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Se si prova a prenotare una visita all’ospedale di Treviglio, un disco registrato spiega che si possono effettuare solo quelle urgenti, ovvero quelle entro 3 o 10 giorni.

Rischia di diventare un caso politico quanto emerso martedì sera (26 settembre) in Consiglio comunale, nel corso dell’audizione del direttore generale della Asst Bergamo Ovest, Peter Assembergs. La capogruppo dell’opposizione Matilde Tura ha infatti rivelato che all’ospedale cittadino non è possibile prenotare esami di routine. A riportare la vicenda sono i colleghi di PrimaTreviglio.

La discussione in Consiglio comunale

«Ho fatto una verifica oggi chiamando il centralino e risulta che le uniche prenotazioni sono quelle con priorità U (entro 3 giorni, ndr) e D (entro 10 giorni) - ha spiegato Tura -. La voce registrata informa che questo avviene perché devono essere recuperate le prestazioni annullate durante il lockdown per il Covid. Per noi è un forte disagio perché non si capisce come possa essere legato il recupero degli arretrati. Deve esserci un servizio che risponde a tutti i bisogni».

In Aula era presente anche la direttrice sanitaria Flavia Pirola, che ha confermato quanto viene spiegato dal centralino, ma ha anche aggiunto che «chiamando il numero regionale o recandosi di persona allo sportello, è possibile prenotare anche gli esami che non hanno priorità». Assembergs ha invece rivendicato il fatto che la Asst Bergamo Ovest ha speso 4,5 milioni di euro in più in visite ambulatoriali rispetto al 2019. Parole che non hanno però convinto l’opposizione. La stessa Tura, al termine della seduta, ha diffuso un breve comunicato sulla questione.

Il comunicato della consigliera Tura

«Credo che il criterio per dire se un ospedale funziona o meno non sia il fatturato ma la capacità di rispondere ai bisogni di salute dei pazienti e del territorio - ha scritto la capogruppo di opposizione -. È scorretto che, ad oggi, il centralino rimbalzi tutte le prenotazioni che non abbiano priorità U (72 ore) o B (10 giorni), adducendo come motivo lo smaltimento delle prestazioni arretrate per il Covid. Non ci sono solo le urgenze e il nostro ospedale deve essere una risposta per tutti i bisogni».

A far discutere anche il tema del personale e della Casa di comunità. Nel primo caso, Matilde Tura ha chiesto conto delle 230 assunzioni che erano state annunciate un anno fa dal direttore generale; per quanto riguarda la nuova struttura di via Matteotti, invece, il consigliere di opposizione ha chiesto a che punto è l’attivazione dei servizi. «Dei 230 nuovi assunti, tra medici e infermieri, annunciati un anno fa, non sono stati forniti numeri - ha commentato Tura - così come sulle ore di presenza medica nella Casa di Comunità, che deve diventare realmente punto di riferimento e integrazione dei servizi sociosanitari».

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