Otto quartieri di Bergamo e 13 mila abitazioni da oggi hanno la rete interamente in fibra ottica
La società guidata da Elisabetta Ripa ha completato il cablaggio a Loreto, San Paolo, Borgo Palazzo, Boccaleone, San Colombano, Monterosso, Malpensata, Boccaleone e Carnovali
La fibra ottica è finalmente arrivata nei primi otto quartieri della città: da oggi 13 mila abitazioni a Loreto, San Paolo, Borgo Palazzo, Boccaleone, San Colombano, Monterosso, Malpensata, Boccaleone e Carnovali potranno godere della connessione a banda ultra larga di Open Fiber.
Il cablaggio è stato completato e i bergamaschi residenti in queste zone possono già verificare sul sito www.openfiber.it la copertura del proprio civico e rivolgersi a uno degli operatori partner della società guidata da Elisabetta Ripa, cominciando a navigare online con prestazioni non paragonabili alle attuali.
In futuro la fibra ottica raggiungerà altre 36 mila unità immobiliari, tra case e uffici (il piano di sviluppo complessivo prevede il collegamento di circa 49mila abitazioni), attraverso un’infrastruttura in modalità FTTH-Fiber To The Home. Circa 300 chilometri di cavi sotterranei, per un investimento a carico di Open Fiber pari a 20 milioni di euro, che abiliteranno una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo.
«La città ha fatto un importante passo avanti nell’ambito dell’infrastrutturazione digitale – sottolinea l’assessore all’innovazione Giacomo Angeloni -. Ora il piano prosegue nei quartieri di Celadina, Borgo Pignolo, Centro, San Leonardo, Santa Lucia, Conca Fiorita, Borgo Santa Caterina e San Francesco. L’obiettivo dell’Amministrazione (che ha siglato con la società un’apposita convenzione per la posa della rete ndr) resta quello di portare la banda ultra larga in tutta Bergamo».
I benefici legati alla rete interamente in fibra ottica sono una maggiore affidabilità ed efficienza della connessione, elevate performance e una capacità trasmissiva che potrà arrivare, in futuro, fino a 40 Gigabit per secondo.
«La rete che stiamo realizzando a Bergamo permette di abilitare tutti i servizi innovativi disponibili, ad oggi, sul web - conclude Antonio Chiesa, regional manager di Open Fiber -. Smart working, didattica a distanza, e-health, cloud computing, streaming online di contenuti in alta definizione, ma anche la mobilità sostenibile, il controllo elettronico degli accessi, il monitoraggio ambientale, la gestione dell’illuminazione pubblica e la digitalizzazione dei servizi per il turismo».