Palazzo Frizzoni, approvato il bilancio di previsione: record di investimenti, Tari su del 5%
Opere per 130 milioni nel 2022. Unico tributo che cresce è quello sui rifiuti. Rincari, 800 mila euro in più per l'illuminazione pubblica
Il valore degli investimenti previsti nel 2022 dal Comune di Bergamo supererà la quota di 130 milioni di euro, di cui più di 36 in arrivo grazie ai fondi stanziati dal Pnrr. Il bilancio previsionale è stato approvato ieri (giovedì 10 marzo) dalla giunta comunale, lo ha presentato il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi e ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale per la sua approvazione definitiva nella prima settimana di aprile.
Nello specifico, le opere programmate nel piano triennale dei lavori pubblici (2022-2024) e previste per quest’anno varranno 72 milioni e 144 mila euro. Tra i progetti su cui punta Palazzo Frizzoni vi sono, ad esempio, la rigenerazione del’ex carcere di Sant’Agata, ma anche la realizzazione della nuova GAMeC, o il completamento del centro Piacentiniano.
A questo quadro più che roseo fanno però da contraltare il rincaro dei prezzi per la corrente e il riscaldamento e le incognite legate allo scoppio della guerra in Ucraina. A tal proposito l’Amministrazione stima un aumento della spesa per l’illuminazione pubblica di circa 800 mila euro, che passerà dai 2,65 milioni del 2021 ai 3,45 milioni di euro del 2022 in relazione all’impennata dei prezzi delle materie prime.
Il Comune punta anche a garantire e mantenere gli attuali servizi, senza che ciò impatti sui tributi comunali, ossia mantenendo invariate le tasse. Unica eccezione negativa per i residenti in città è l’aumento del 5 per cento della tariffa per la raccolta dei rifiuti, la Tari, che torna ai livelli del 2015 a causa di un incremento dei servizi per la pulizia urbana e la raccolta dei rifiuti e alle nuove prescrizioni di Arera, l’autorità di regolazione per energia, rete e ambiente.
Nel dettaglio, la Tari dovrebbe aumentare mediamente tra gli 0,48 euro e l’1,37 euro al mese per ogni famiglia; un adeguamento della tariffa contenuto grazie all’aumento della quota di raccolta differenziata in città, salita di 3 punti percentuali nel solo 2021 e ora pari al 76,7 per cento (record per Bergamo).