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Papa Giovanni, novantenne operato con robot per un tumore: una tecnica sempre più usata

Nel 2022, sono state 322 le operazioni effettuate con questa tecnologia. Ora si stanno ampliando gli ambiti di applicazione: anche in Pediatria

Papa Giovanni, novantenne operato con robot per un tumore: una tecnica sempre più usata
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Ha 90 anni (presto ne farà 91) il terzo paziente operato per un tumore allo stomaco grazie all'applicazione della chirurgia robotica al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L'ospedale sta raggiungendo alti risultati nell'applicazione dei robot, sia in termini numerici, dato che sono stati 322 gli interventi di questa tipologia nel 2022, sia sotto l'aspetto della complessità delle operazioni e delicatezza del trattamento.

Perché scegliere il robot

Nel caso dell'intervento al novantenne, che è stato dimesso lo scorso sabato 18 marzo dopo l'intervento avvenuto l'8 marzo, la scelta di fare ricorso alla piattaforma robotica e non alla laparoscopia (tecnica tradizionale) è stata presa dall’equipe della Chirurgia generale 1 e toracica, diretta da Alessandro Lucianetti. E c'è un motivo preciso.

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Luigi da Pozzo, professore di Urologia all’Università di Milano Bicocca e direttore del Dipartimento Chirurgico dell’ospedale bergamasco

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Roberto Manfredi, chirurgo alla consolle

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Da Pozzo consolle robot. papa gio
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Urologia robot (2)
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Come spiega  Roberto Manfredi, che ha operato alla consolle del robot coadiuvato dal chirurgo Paolo Bertoli: «La necessità è stata quella di ridurre il più possibile l’impatto operatorio e dell'anestesia sul paziente. A farci propendere per il robot è stata soprattutto la possibilità di ridurre al minino l’impatto chirurgico. La tecnica robotica permette ulteriori vantaggi rispetto alla laparoscopia quali l’ingrandimento ottico del campo operatorio e la visione tridimensionale, una maggiore precisione e alla filtrazione dei tremori della mano e infine il controllo primario della telecamera».

Bergamo funziona al meglio

Una scelta che si è rivelata corretta in questo caso, data l'effettiva pronta guarigione del paziente, ma che si sta dimostrando efficace nei tanti altri casi che al Papa Giovanni vengono affrontati. Luigi Da Pozzo, professore di Urologia all’Università di Milano Bicocca e direttore del Dipartimento Chirurgico dell’ospedale bergamasco, nonché coordinatore del programma di sviluppo dell’attività robotica, conferma: «Il numero di interventi realizzati con la piattaforma robotica va ben oltre le indicazioni regionali, che per il 2022 fissavano in 250 il numero di interventi auspicato per un utilizzo ottimale della dotazione di ciascun Ospedale e che chiedevano di coinvolgere un sempre maggior numero di Unità nell’utilizzo del robot»

Primi interventi anche chirurgia pediatrica

Il professor Da Pozzo, dati alla mano, dimostra quanto affermato: «In Urologia facciamo ricorso al robot ormai in media oltre quattro giorni a settimana, con un aumento di oltre il 40 per cento rispetto agli interventi dell’anno precedente. La Ginecologia quasi raddoppia gli interventi rispetto al 2021. La Chirurgia 1 ha ormai un’attività pienamente consolidata e ha ampliato la tipologia di tumori trattati con il robot, dal colon retto allo stomaco. Il 2022 è stato l’anno che ci ha visto realizzare i primi interventi di Chirurgia pediatrica, tra pochi centri in Italia. Tutte e quattro le Unità finora coinvolte hanno potenziale per un’ulteriore crescita».

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