Niente da fare

Pass Ztl in Città Alta per i carabinieri, il Comune risponde: «Pagheranno come gli altri»

L'assessore Marco Berlanda tira dritto: «Assegnati in passato quattro stalli per auto private, rimane la richiesta dei 120 euro di permesso»

Pass Ztl in Città Alta per i carabinieri, il Comune risponde: «Pagheranno come gli altri»
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La Ztl e il permesso per la sosta in Città Alta, negli scorsi mesi, avevano suscitato la protesta dei carabinieri della stazione di Piazza della Cittadella, dalla quale era nata anche un'interpellanza in Consiglio comunale. Tramite l'associazione Pianeta sindacale carabinieri, infatti, all'Amministrazione era stato fatto presente che anche i militari che garantiscono la sicurezza nel borgo antico sono costretti a pagarli. Una situazione che allora (la critica era arrivata a maggio, ndr) era stata definita dai rappresentanti «paradossale e inaccettabile».

Ieri (lunedì 4 agosto), è arrivata la risposta dell'assessore alla Mobilità, Marco Berlanda, che, seppur in modo molto pacato, ha deciso di tirare diritto. Gli uomini dell'Arma, quindi, devono pagare come tutti gli altri. A nulla valgono le rimostranze della sigla, che aveva sottolineato la particolare natura del loro lavoro.

La protesta e l'interrogazione

Il Pianeta sindacale carabinieri aveva dichiarato che «chi garantisce l’ordine pubblico, la legalità e il soccorso alla cittadinanza non può essere penalizzato economicamente per svolgere il proprio servizio. È inconcepibile che uomini e donne in uniforme debbano sostenere costi aggiuntivi semplicemente per adempiere ai propri doveri».

La richiesta esplicita era stata quella di «permessi gratuiti o spazi riservati», una domanda della quale si era fatto portavoce anche il consigliere comunale Alberto Ribolla (Lega), che aveva presentato il 12 maggio un'interrogazione sul tema. Aveva ricordato che gli spazi a loro riservati in Piazza Cittadella erano stati ridotti a due, evidenziando come i Comandi provinciali avessero da tempo avviato un colloquio con Palazzo Frizzoni, senza però arrivare a una soluzione, e che i militari operano anche in orari dove non è presente il servizio del trasporto pubblico locale.

Ribolla aveva perciò chiesto alla Giunta di garantire ai carabinieri «condizioni logistiche dignitose ed adeguate, garantendo loro il libero accesso alla Ztl e al parcheggio nei pressi della Stazione stessa, senza chiedere nulla di più di quello che avviene in ogni Comune, di quello che avviene in ogni area adibita alle forze dell’ordine».

Niente da fare per i carabinieri

Come anticipato, tuttavia, il Comune ha risposto picche alla richiesta di deroghe: «Nel corso degli anni, a seguito dell'istituzione del divieto di sosta in Piazza Cittadella, sono stati effettuati diversi incontri con i carabinieri della stazione di Bergamo Alta per valutare le loro esigenze - ha spiegato Berlanda -. A tal fine, sono stati assegnati alla stazione quattro posti auto a uso esclusivo, prima in Largo Colle Aperto e poi trasferiti, su richiesta della stazione stessa, nel tratto finale di via della Boccola, in prossimità dell'accesso a Piazza della Cittadella».

Si tratta, ha proseguito l'assessore, di stalli destinati alle auto private, non di servizio, assegnate ai relativi titolari per consentire il raggiungimento della sede di lavoro.

«Si ricorda che le auto di servizio dei carabinieri possono sostare ovunque, senza alcuna tipologia di permesso. Aggiungo che, come per le altre categorie di lavoratori, comprese le forze dell'ordine (ad esempio i carabinieri di Città Bassa, militari che prestano servizio alla Procura di Bergamo, eccetera), il permesso di utilizzo degli stalli per sosta di auto private è condizionato al pagamento di 120 euro all'anno - ha concluso l'esponente di Giunta -. Sono in corso interlocuzioni anche per ulteriori esigenze espresse dai carabinieri che operano sul territorio comunale».