Passerella di Campagnola: «Sull'ascensore Brembilla racconta cose non vere»
Il titolare dell'azienda che ha installato gli impianti dice la sua, dopo le dichiarazioni a mezzo stampa dell'assessore
di Luigi Di Martino
«Spiace dover tornare sul tema degli ascensori della passerella fra Malpensata e Campagnola, ma quando si dicono e si ripetono cose non vere, tacere non sarebbe giusto». Romano Magno, titolare della Brembo ascensori di Carvico, azienda installatrice dei due ascensori saliti agli onori della cronaca per i loro frequenti guasti, replica punto per punto all’assessore Marco Brembilla.
Lo aveva già fatto nelle scorse settimane con una lettera inviata alla stampa, lo ripete ora a voce sul nostro settimanale dopo aver letto su L’Eco del 30 agosto le ultime esternazioni di Brembilla.
Un passaggio, in particolare, è per Magno proprio inaccettabile: quando l’assessore afferma di «avere cercato in passato di affidare la manutenzione alla ditta installatrice, ma ostacoli insormontabili, come la richiesta di pagamento anticipato, hanno impedito questa soluzione». «Mai chiesto il pagamento anticipato per la manutenzione, questa cosa è falsa», dice l’imprenditore.
Ripartiamo da capo.
«L’Arc, la società che ha gestito la passerella, ne ha affidato la realizzazione alla ditta Bergamelli che, in accordo col progettista, ci ha chiamato per gli ascensori. Li abbiamo consegnati a settembre, un anno fa, e per settimane hanno funzionato regolarmente».
Fino al primo atto vandalico.
«Hanno rovinato un braccio per l’apertura porte, forzandole, e l’abbiamo sistemato».
E poi?
«Il 14 febbraio il Comune ha preso in carico da Arc la passerella. Il 28 scadeva il nostro contratto. Ci siamo visti con Brembilla che ci ha proposto un contratto di manutenzione di tre mesi, per poi passarlo alla ditta che già segue tutti gli impianti comunali. Noi per un periodo così breve non abbiamo accettato. Tenga presente che fino a quel giorno gli ascensori avevano effettuato circa 90 mila corse ciascuno».
Ma lei ha chiesto pagamenti anticipati?
«Sulla manutenzione mai. Li avevo chiesti mesi prima sulla fornitura di pezzi di ricambio da tenere in magazzino, una fornitura che il Comune ci aveva già confermato e rimasta lettera morta».
A fine febbraio è subentrata la nuova ditta manutentrice. L’assessore ha detto che ha dovuto cambiare parti importanti dell’impianto lato Malpensata, che è quello che continua a creare problemi. Un bel costo in più per il Comune.
«Perché li hanno cambiati? È stata una loro scelta. Gli stessi componenti ci sono anche nell’altro ascensore, che funziona. Sarebbe bastato chiamarci: gli impianti erano in garanzia per tre anni, era nostro dovere intervenire» (...)