Pedaggio della Bergamo-Treviglio troppo alto? «Costerà meno di Teem e Brebemi»

Il pedaggio della Bergamo-Treviglio da 1,6 a 2,5 euro: un cambio di programma che ha provocato le proteste di diversi Comuni coinvolti nella costruzione, che criticano anche i fondi regionali, che dovrebbero andare al gruppo a guida Autostrade bergamasche Spa, destinati proprio a far abbassare la tariffa per gli automobilisti.

La protesta dei Comuni

La notizia, come riportato oggi (venerdì 10 novembre) da L'Eco di Bergamo, è venuta fuori nel corso dell'incontro tecnico, la sera di mercoledì 8 novembre, al Pirellone con quattro delle dodici Amministrazioni locali coinvolte dal progetto, ovvero Osio Sopra, Dalmine, Levate e Stezzano. Un'informazione poi rilanciata dagli altri cinque Comuni (Levate, Osio Sotto, Osio Sopra, Ciserano e Stezzano) che si erano recati, con il parlamentare bergamasco Devis Dori, direttamente al Ministero dell'Ambiente a Roma per dire no all'autostrada.

Oltre alla variazione rispetto agli 1,6 euro dello scorso maggio, si è sottolineato come il contributo pubblico regionale avesse l'obiettivo proprio di ridurre il costo del pedaggio, per cui con i prezzi che si prospettano adesso risulterebbe inutile.

La risposta di Concessioni autostradali lombarde

Tuttavia, rispetto a queste osservazioni è voluta intervenire Cal (Concessioni autostradali lombarde), che ha replicato ieri (giovedì 9 novembre) con una nota ufficiale: «Per quanto riguarda i dati relativi al pedaggio, durante l’incontro tecnico sono stati semplicemente indicati i livelli tariffari, fissati dal 2021, facilmente deducibili dagli atti approvativi regionali e dalla documentazione relativa alla gara di concessione, accessibile a tutti» ha dichiarato la società.

«Infatti, è stato precisato che per percorrere la tratta completa di 16 chilometri da Treviglio a Bergamo, tenuto conto dell’Iva e dei necessari adeguamenti Istat, il pedaggio previsto per le auto è oggi ricompreso tra i 2 e i 2,50 euro. Pertanto non corrisponde al vero che la tratta si sia ridotta a 13 chilometri (come sostenuto dai sindaci ieri, ndr) e che il pedaggio all’utenza sia mai stato di 1,6 euro, nonché che siano intervenuti incrementi ai livelli tariffari dovuti ad aumenti del costo dell’opera».

Cal, inoltre, ha spiegato che senza il contributo regionale, la tariffa sarebbe stata più alta di quei 2,5 euro e che, comunque, è più economica del sessanta per cento rispetto alla Brebemi e alle autostrade Teem (infrastrutture realizzate in project financing), che beneficiano di una contribuzione pubblica inferiore. Per quanto riguarda l'impatto ambientale, la società ha ribadito che lo studio sarà redatto attraverso il confronto con le realtà locali e che, a tal proposito, centrale sarà la Valutazione d'impatto ambientale.

La replica di Osio Sotto e del Pd

Tuttavia, è arrivata la replica da parte del sindaco di Osio Sotto, Corrado Quarti, che ha invece ribadito come sia incontestabile che il pedaggio continui ad aumentare. A tal proposito, il primo cittadino ha citato uno studio del traffico del 2021, a sua disposizione, effettuato da Autostrade bergamasche in cui si indicava una tariffa di 1,9 euro per le auto e 5,20 euro per i mezzi pesanti. Di conseguenza, per abbassare il costo di percorrenza si dovrebbero mettere altri soldi, quindi altri contributi pubblici, a questo punto.

La scorsa giornata, è intervenuto nel confronto anche il segretario provinciale del Pd, Gabriele Giudici: «Assurdo che i territori non sapessero nulla che il pedaggio fosse salito a 2,5 euro. Da cosa derivano queste scelte? Dall’insostenibilità economica dell’opera o da altre necessità? Come Pd continuiamo ad essere fermamente contrari ad un’opera che in questi undici anni è cambiata sostanzialmente rispetto a quella approvata dalla conferenza dei servizi del 2012, e che risulta lesiva del territorio sia sotto il profilo ambientale che relativo alla mobilità».